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14:21 lunedì 16 giugno 2025
Hbo ha fatto un documentario per spiegare Amanda Lear e la tv italiana agli americani Si intitola Enigma, negli Usa uscirà a fine giugno e nel trailer ci sono anche Domenica In, Mara Venier e Gianni Boncompagni.
Le prime foto della serie di Ryan Murphy su JFK Junior e Carolyn Bessette non sono piaciute a nessuno La nuova serie di American Love Story, ennesimo progetto di Ryan Murphy, debutterà su FX il giorno di San Valentino, nel 2026.
Il video del sassofonista che suona a un festa mentre i missili iraniani colpiscono Israele è assurdo ma vero È stato girato durante una festa in un locale di Beirut: si vedono benissimo i missili in cielo, le persone che riprendono tutto, la musica che va.
Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.
Ai Grammy dal 2026 si premierà anche l’album con la migliore copertina È una delle tante novità annunciate dalla Record Academy per la cerimonia dell'anno prossimo, che si terrà l'1 febbraio.
Ronja, la prima e unica serie animata dello Studio Ghibli, verrà trasmessa dalla Rai Ispirata dall’omonimo romanzo dell’autrice di Pippi Calzelunghe, è stata diretta dal figlio di Hayao Miyazaki, Goro. 
Ogni volta che scoppia un conflitto con l’Iran, viene preso come ufficiale un account dell’esercito iraniano che però non è ufficiale Si chiama Iran Military, ha più di 600 mila follower ma non ha nulla a che fare con le forze armate iraniane.

È uscito un nuovo bellissimo libro che riproduce il manoscritto di A sangue freddo

18 Luglio 2023

«No, non uso una macchina da scrivere. Non all’inizio. Scrivo la mia prima versione a mano, con la matita. Poi faccio una revisione completa, anche quella a mano. Essenzialmente mi considero uno scrittore di stile, e gli scrittori di stile possono diventare ossessionati dal posizionamento di una virgola, dal peso di un punto e virgola. Ossessioni di questo tipo, e il tempo che ci perdo, mi irritano oltre ogni sopportazione», aveva raccontato Truman Capote a Pati Hill in un’intervista pubblicata su The Paris Review nel 1957 (The Art of Fiction numero 17). Sappiamo anche che di solito preferiva scrivere sulle pagine di destra dei suoi quaderni: una volta raggiunta l’ultima pagina, capovolgeva il quaderno per continuare la storia.

Truman Capote è sempre rimasto fedele al suo metodo manuale, anche nei cinque anni di lavoro che hanno portato alla stesura di quello che ancora oggi è considerato il capolavoro della non-fiction, A sangue freddo, e che oggi per la prima volta viene pubblicato nella sua forma originale, in un prezioso libro (costa 230 dollari) che riproduce una selezione dei quaderni e delle carte di Truman Capote conservate alla Library of Congress di Washington DC e alla New York Public Library. In occasione della pubblicazione, Literary Hub ha pubblicato parte della bella introduzione del co-curatore Ebs Burnough (autore e regista del documentario The Capote Tapes del 2021, vicepresidente del consiglio del Sundance Institute) che ripercorre la genesi del libro e anche le sue oscure ripercussioni sulla salute mentale dell’autore.

 

Il lungo processo che portò alla pubblicazione di A sangue freddo iniziò nel novembre del 1959 quando, sfogliando il New York Times, Capote rimase colpito da un trafiletto di cronaca nera che parlava dell’omicidio di un agricoltore del Kansas, ucciso senza alcun apparente motivo di notte, in casa sua, insieme a sua moglie e ai suoi due figli, una ragazza di 16 anni e un ragazzo di 15 anni. Lo scrittore decise di recarsi sul luogo del crimine insieme alla sua amica Harper Lee per scrivere un articolo, senza immaginare che si stava imbarcando in un’impresa artistica, professionale, personale che sarebbe durata diversi anni e avrebbe cambiato la sua vita. Giunto alla fine della storia, sia nella realtà che sulla pagina, ovvero l’esecuzione dei due assassini nell’aprile del 1965, a cui Capote assistette, lo scrittore aveva accumulato una massa enorme di taccuini, fogli di appunti, documenti ufficiali, schizzi, disegni e scambi di lettere con diversi corrispondenti tra cui Perry Smith, uno dei due condannati a morte di cui assistette all’esecuzione, con cui aveva costruito suo malgrado un legame molto intenso. Un viaggio dietro le quinte della scrittura del romanzo che segue la sua struttura cronologica in quattro parti, dal primissimo paragrafo che conquistò i lettori del New Yorker, passando per la confessione di Perry Smith durante l’arresto fino all’ultima scena nel cimitero di Holcomb con l’ispettore Alvin Dewey. La calligrafia di Truman Capote è ordinata e precisa, di facile lettura, e la bozza inclusa nel libro è simile ma diversa dalla versione finale, in cui sono presenti ulteriori modifiche stilistiche e alcuni passaggi sono stati riscritti. 

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