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Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
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Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
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“Naatu Naatu”, la canzone indiana favorita per la vittoria dell’Oscar

09 Marzo 2023

RRR è stato uno dei film più amati e sorprendenti del 2023 (ne avevamo parlato qui): quello di SS Rajamouli verrà probabilmente ricordato nei prossimi anni come il film che ha definitivamente “sdoganato” il cinema indiano e fatto conoscere – e, si spera, capire – la più grande industria cinematografica del mondo al pubblico occidentale. Dimostrazione del successo di RRR è stata, oltre ai tanti premi vinti nel corso del 2022 e all’inizio del 2023 (tra tutti: ai New York Film Critics Circle Awards Rajamouli ha vinto quello come miglior regista), la nomination agli Oscar ottenuta da “Naatu Naatu”, pezzo principale della bellissima colonna sonora del film.

“Naatu Naatu” ha già fatto la storia del cinema indiano, in realtà: durante gli ultimi Golden Globe è diventata il primo pezzo indiano a vincere il premio per la Miglior canzone originale, battendo Rihanna, Taylor Swift e Lady Gaga. E prima ancora di ricevere candidature per i più importanti premi cinematografici americani, la canzone era già diventata virale sui social – soprattutto su TikTok, dove il coreografo del film, Prem Rakshith, ha speso moltissimo tempo ad aiutare creator di tutto il mondo a imparare alcune delle mosse viste nella scena diventata ormai famosa come la “Naatu Naatu sequence”, fornendo dei veri e propri tutorial di danza – dove RRR è diventato cult assai prima di arrivare nelle sale cinematografiche occidentali. Naatu è una parola di difficile traduzione in italiano ma, più o meno, indica tutto ciò che può essere considerato “locale”, rustico e casereccio, e opposto rispetto a ciò che viene importato dall’estero ed è considerato, spesso a torto, più raffinato e rilevante: è per questo che, nella scena in cui i protagonisti del film Raju e Bheem ballano al ritmo di “Naatu Naatu”, la canzone è la loro risposta a uno spocchioso nobiluomo inglese che si chiede se gli indiani saranno mai capaci di produrre qualcosa di paragonabile al valzer, alla salsa, al flamenco. Una melodia e un testo che si sposano perfettamente con la storia anticolonialista e antimperialista raccontata dal film.

RRR è un film esagerato in ogni sua parte e la scena del dance off tra Raju e Bheem non è ovviamente da meno. Nell’assurda storia produttiva del film – per girarlo Rajamouli ci ha impiegato quasi quattro anni, solo la prima scena del film (che in tutto dura più di tre ore) ha richiesto mesi di lavoro tra messa in scena e riprese – la scena di “Naatu Naatu” occupa un posto di rilievo: è stata girata nel 2021 e, per qualche ragione, il regista ha insistito fino a quando i produttori non hanno assecondato il suo desiderio di girarla a Kiev, davanti al palazzo presidenziale della capitale ucraina, la residenza di Volodymyr Zelensky.

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