Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.
Ilary Blasi vuole diventare una book influencer?
Il potere dei vip di influenzare i lettori è noto da molto prima che Kendall Jenner venisse paparazzata mentre leggeva Stanotte sono un’altra di Chelsea Hodson a bordo di uno yacht e Grimes si mettesse a trollare i paparazzi fingendo di leggere Il manifesto del partito comunista. Ultimamente, però, l’impressione è che, contrariamente a tutti noi, le celebrity si siano messe a leggere un libro dopo l’altro, condividendo generosamente le loro letture. Ad aprile è girato molto un pezzo uscito sul New York Times, “Searching for the Notorious Celebrity Book Stylist“, in cui Nick Haramis analizzava il modo in cui il rapporto tra i libri e la moda è cambiato e anche il rapporto tra i libri e le persone famose, che non si accontentano di leggere qualsiasi cosa ma ci tengono a ostentare scelte letterarie raffinate.
Un fenomeno, questo, che non sembrava coinvolgere più di tanto il nostro Paese, dove a endorsare i libri di solito sono le book-influencer, le persone che lavorano nel settore culturale o al massimo il sindaco Beppe Sala (ricordiamo il suo entusiasmo per Persone normali, letto durante la sua vacanza a Formentera). Nelle ultime settimane, però, su Instagram è emerso un nuovo punto di riferimento letterario: fresca di separazione da Totti, pare che Ilary Blasi si sia lanciata nella lettura, e che lettura. La storia più recente pubblicata sul suo profilo Instagram (se andate a vederla, è ancora lì) mostra un libro che di certo non ha bisogno di pubblicità, ovvero il terzo romanzo di Sally Rooney, Dove sei mondo bello (Einaudi). Una decina di giorni fa, a Zanzibar, Blasi aveva pubblicato una storia in cui leggeva Le cattive di Camilla Sosa Villada (Edizioni Sur). Chissà se è dotata di un book stylist, e se sì, chi è.

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.