Hype ↓
20:08 giovedì 4 settembre 2025

Una rivista per capire come sta cambiando lo spirito del tempo

L'editoriale del nuovo numero di Rivista Studio, tutto dedicato alle cose che desideriamo in un'epoca in cui niente sembra più come prima.

16 Marzo 2022

Non era finita la storia, anzi, ci siamo finiti in mezzo. Lo avevamo già intuito l’Undici settembre, certo. Ma nell’ultimo paio d’anni la sensazione di essere in uno snodo cruciale delle vicende umane si è fatta particolarmente intensa, con due anni di pandemia e di lockdown, e adesso, proprio mentre chiudiamo questo numero, con l’invasione russa dell’Ucraina che ci mette davanti a un futuro incertissimo, siamo diventati nostro malgrado testimoni di eventi epocali. Il mondo post-Covid, ci dicevamo, non sarà più lo stesso. Ed è questo probabilmente il motivo per cui siamo vicini a un “vibe shift”, un cambiamento dello spirito del tempo; quello che succede quando le mode e le tendenze culturali che hanno dominato fino a quel momento, sembrano all’improvviso antiquate, superate, come racconta il bellissimo pezzo di Allison P. Davis che abbiamo scelto per introdurre questo numero dedicato ai nostri desideri. Desideri materiali, come le sneaker di StockX o immateriali come la scelta di fare un figlio o adottare un cane. Oppure qualcosa che sta metà strada tra il materiale e l’immateriale: gli NFT e la comunità di cripto-entusiasti, che abbiamo raccontato in un reportage da New York o il mondo, sempre più desiderato, di OnlyFans e delle sue modelle, che abbiamo scelto di indagare intervistando l’italiana Alex Mucci. Con la convinzione che le cose che vogliamo, quelle a cui aspiriamo o che incarnano i nostri sogni, sono ciò che definiscono (o ci aiutano a capire) chi siamo. Quello che state per leggere è anche il numero 50 di Rivista Studio, una cifra tonda, che insieme ai dieci anni raggiunti lo scorso anno danno il senso di una storia ormai lunga e consolidata. Per noi è stata l’occasione di cambiare, di provare a immaginare un magazine più contemporaneo, con una componente visiva molto forte e con maggiore attenzione ai temi che di volta in volta andremo a esplorare nella parte centrale, con delle storie lunghe e scritte bene. Alle sezioni consuete (Studiorama e Studio Industry), abbiamo poi aggiunto una nuova sezione (Studio Club) che sarà dedicata a persone che secondo noi vale la pena conoscere o approfondire. Sperando che questo nuovo cinquantesimo numero di Rivista Studio sia di vostro gradimento.

Articoli Suggeriti
Un quadro trafugato dai nazisti è stato ritrovato grazie a un annuncio immobiliare

È il "Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario.

È uscito il primo teaser di Cime tempestose con Jacob Elordi e Margot Robbie

Un minuto e mezzo di scene che ci confermano che sì, il film diretto Emerald Fennell, la regista di Saltburn, sarà un adattamento erotico.

Leggi anche ↓
Un quadro trafugato dai nazisti è stato ritrovato grazie a un annuncio immobiliare

È il "Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario.

È uscito il primo teaser di Cime tempestose con Jacob Elordi e Margot Robbie

Un minuto e mezzo di scene che ci confermano che sì, il film diretto Emerald Fennell, la regista di Saltburn, sarà un adattamento erotico.

The Voice of Hind Rajab è il film che tutti ricorderemo di questa Mostra del cinema

Una grande commozione e una standing ovation di 23 minuti per il film di Kaouther Ben Hania, che mescola documentario e finzione per raccontare la storia vera di una bambina uccisa a Gaza dopo una lunghissima agonia.

I Radiohead hanno annunciato un nuovo tour che farà tappa anche in Italia

Arriveranno a Bologna, a novembre. I biglietti saranno disponibili solo registrandosi prima sul sito della band dal 5 al 7 settembre.

Il Festival di film di Villa Medici, il cinema è arte solo se è radicale

È uno dei giovani festival più interessanti degli ultimi anni, perché mescola arti visive e cinema e ha un programma tanto selezionato quanto “estremo”. Ne abbiamo parlato con Sam Stourdzé, direttore dell’Accademia di Francia in Italia, che del festival è l’organizzatore.

La standing ovation più lunga di Venezia l’ha presa The Rock

Per il suo ruolo in The Smashing Machine, il biopic sul lottatore Mark Kerr diretto da Benny Safdie.