Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.
Se il 2020 fosse un film apocalittico questo sarebbe il trailer
Con quella gradevole ripetizione del numero 20 sembrava un anno promettente, rotondo, invitante. E invece, ora che è quasi finito possiamo dirlo (mancano ancora due mesi, però: cosa ci aspetta?), è stato un vero disastro, per tutto il mondo. Qualcuno ha avuto l’idea di montare le immagini delle catastrofi che si sono susseguite in questo terribile 2020 per creare il trailer di un film apocalittico, molto americano (come la maggior parte dei film apocalittici che conosciamo): il risultato è abbastanza efficace, anche se su Twitter c’è chi lamenta alcune omissioni, come le recenti decapitazioni in Francia, il misterioso omicidio della soldatessa ventenne Vanessa Guillén, il caso Jeffrey Epstein. Per il resto, ci siamo quasi: incendi, pandemia, esplosione a Beirut, morte di Kobe Bryant, uccisione di George Floyd, manifestazioni e proteste, teorie del complotto e altre disgrazie. Come colonna sonora, una cover malinconica di “The Final Countdown”. Un film che potremmo non avere molta voglia di vedere.
“If 2020 was a movie”
This goes crazy pic.twitter.com/M97qzCEN4z— The Mogul ? (@SwoopyTheMogul) October 28, 2020

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.