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18:02 giovedì 18 settembre 2025
Siccome una creator l’ha “accusata” di essere transgender, Brigitte Macron mostrerà in tribunale il suo Dna per dimostrare di essere nata donna E vincere così la causa per diffamazione contro Candace Owens, creator dell'alt-right Usa che sostiene che la Première dame abbia cambiato sesso.
Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar quelli veri.
Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano Dalla Palma d’Oro a Cannes alla candidatura francese agli Oscar, il viaggio di Jafar Panahi attraverso le crepe della politica e del cinema
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Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.

La campagna pubblicitaria di Sydney Sweeney per American Eagle è sempre più un caso politico

Dopo le polemiche sullo slogan scelto per accompagnare le foto a difendere l’attrice è intervenuta anche la Casa Bianca.

01 Agosto 2025

«Sydney Sweeney has great jeans» è uno slogan che inneggia alla superiorità delle persone caucasiche e magre oppure no? Da giorni l’opinione pubblica statunitense discute in merito alla polemica scoppiata all’uscita della nuova campagna promozionale di American Eagle con protagonista l’attrice e modella statunitense Sydney Sweeney. Pronunciata in inglese infatti la frase che fa riferimento alla qualità dei jeans del noto marchio di moda statunitense ha un’assonanza con l’espressione «great genes», cioè una bellezza superiore a livello di Dna. È una pubblicità in linea con l’immagine che Sweeney ha costruito negli ultimi anni: l’attrice e produttrice si sta imponendo come la bomba sexy degli anni ’20, grazie alle sue proporzioni a clessidra: petto generoso, vita sottile e tanta consapevolezza e giocosità rispetto al suo sex appeal.

Una parte dei commentatori però non ha gradito il gioco di parole, leggendoci un messaggio implicito ben più pesante. Ad alcuni il riferimento alla genetica che rende Sweeney tanto attraente è sembrato ricollegarsi a vecchi discorsi che vogliono una superiorità naturale dei bianchi e dei magri sul resto della popolazione; superiorità che parte proprio dal Dna. L’azienda e la diretta interessata non hanno replicato alle polemiche, che ovviamente hanno regalato ancor più visibilità alla campagna promozionale. 

A difendere l’attrice ci ha pensato, a sorpresa, la Casa Bianca. Il responsabile delle comunicazioni della presidenza Steven Chung ha twittato in merito, postando uno screenshot di un articolo della NBbc che accusava la campagna di essere «una virata culturale verso l’esaltazione dell’essere bianchi» e commentando: «La cancel culture è fuori controllo. Questo pensiero liberale distorto, idiota e ottuso è una delle ragioni principali per cui gli americani hanno votato in questo modo nel 2024. Sono stanchi di queste stronzate».

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