Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Il 1999 è stato l’anno migliore nella storia del cinema moderno?
Oltre ad essere stato un anno eccezionalmente prolifico in quanto a qualità dei film, il 1999 ha rappresentato uno spartiacque per il cinema in senso lato. A sostegno della tesi, il Guardian elenca innanzitutto alcuni dei titoli usciti vent’anni fa: da Matrix a Magnolia, passando per Fight Club, American Beauty, Il talento di Mr. Ripley, Essere John Malkovich e altri ancora, il numero di capolavori, film diventati cult e blockbuster d’autore è effettivamente impressionante. Secondo il giornale inglese, a rendere cruciale l’anno in questione contribuì inoltre l’ascesa di una nuova generazione di attori e registi, che da quel momento si sarebbero rivelate figure chiave per il settore: basti citare David Fincher, Spike Jonze, Jude Law, Hillary Swank, Angelina Jolie, ecc. Un altro elemento decisivo fu l’enorme disponibilità finanziaria delle major, alimentata dalle vendite di biglietti del cinema e dvd. Agli autori emergenti furono così garantiti budget faraonici e il supporto delle campagne di marketing, che permisero ad esempio a Paul Thomas Anderson di sbizzarrirsi sui complessi intrecci della trama di Magnolia; oppure a David O. Russell di spendere 47 milioni di dollari per una satira sulla Guerra del Golfo (Three Kings). Oggi invece tra streaming, serie tv e crollo delle vendite al botteghino, gli studios di Hollywood giocano quasi sempre sul sicuro, soprattutto con saghe e franchise.
Altro merito della produzione cinematografica del 1999 è quello di aver introdotto nuove peculiarità nei rispettivi generi: The Blair Witch Project può essere considerato il precursore della successiva ondata di horror a basso budget, da Paranormal Activity a Insidious; film come Le ragazze della Casa Bianca o Election mostrarono le potenzialità delle commedie basate su trame meno convenzionali e humor nero; senza contare l’enorme rilevanza, aumentata se possibile negli anni, della trilogia di Neo e compagni, ideata dalle sorelle Wachowski. Molte delle pellicole citate, infine, puntarono su temi di grande impatto, su tutti la distopia del mondo dominato dalle macchine di Matrix e l’umanità decadente e materialista descritta in Fight Club e American Beauty; argomenti che, oggi con la crisi delle democrazie liberali e le emergenze climatiche, sembrano più che mai attuali.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.