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15:13 martedì 13 maggio 2025
Cosa ha detto il primo testimone sentito nel processo contro Diddy Cosa ha detto il primo testimone sentito nel processo contro Diddy
Gérard Depardieu è stato condannato per violenza sessuale Diciotto mesi, con pensa sospesa, per violenze ai danni di due donne durante le riprese del film Les Volets Verts, nel 2021.
Il Festival di Cannes ha vietato il naked dress «per motivi di decoro» E pure le tote bag, gli zaini e i borsoni grossi, sul red carpet e in tutti gli spazi dell'evento.
L’Eliseo è stato costretto a smentire il fatto che Macron stesse tirando cocaina con Merz e Starmer Fake news diffusa su Telegram anche dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova.
Grazie alla serie Netflix sono ripartite le ricerche sulla famiglia di Héctor G. Oesterheld, il desaparecido autore dell’Eternauta I suoi nipoti, scomparsi 50 anni fa, potrebbero essere ancora vivi, hanno rivelato due associazioni.
Il litigio tra Elio Germano e il ministro Giuli non finisce più Va avanti ormai da quasi una settimana, dal giorno dei David di Donatello, e nessuno dei due sembra avere intenzione di arrendersi.
Blues Brothers avrà un sequel ma invece di un film sarà un fumetto Il primo tassello di quello che dovrebbe diventare un intero universo narrativo dedicato ai Blues Brothers.
Sul sito Steve Albini’s Closet si possono comprare tutti gli oggetti della collezione privata di Steve Albini Ogni venerdì, fino alla fine del 2025, verranno messi in vendita vinili rari, libri strani, magliette vintage, CD, cassette, singoli, fanzine, opere d’arte e chicche varie.

L’uomo senza memoria trovato in Norvegia

10 Aprile 2014

È stato trovato a metà dicembre semi-ricoperto dalla neve in una zona periferica e industriale di Oslo, la capitale della Norvegia. È stato portato in ospedale, è stato curato, è rimasto tre giorni in coma. La sua storia è stata resa nota soltanto ora, però. Lui non ha nome, non ha nazionalità ma per fortuna nemmeno capi d’accusa a suo carico. Semplicemente, dopo essersi svegliato, non sa chi sia. Parla inglese con un accento est europeo, sostiene di capire lo slovacco, il polacco, il russo, il ceco. Aveva ferite sui polsi che sembrano indicare che sia stato legato. E i dottori hanno trovato nel suo sangue un pesante miscuglio di molte diverse droghe.

L’uomo è alto un metro e 86 centimetri, ha dai venti ai trent’anni, è biondo e caucasico. Lo consola, ha detto al canale norvegese NRK, che le sue impronte digitali non abbiano trovato nessuna corrispondenza negli archivi della polizia: questo sta a indicare che non è un criminale. Ma, logicamente, l’uomo senza nome e senza memoria (un’altra cosa che non sa: cosa ci faceva a Oslo e in Norvegia) si è detto «disperato e spaventato». Per ora si chiama e lo chiamano con il nome “provvisorio” John Smith.

«Mi sono svegliato con un’infermiera accanto a me» ha detto, «e non capendo cosa diceva le ho chiesto di parlarmi in inglese. Non mi ricordavo niente. È stato divertente quando mi ha chiesto come mi chiamassi e io non riuscivo a ricordarmelo». «Credo di essere ceco», ha poi supposto, «è la lingua che capisco meglio. Ma penso e sogno in inglese».

Nel settembre 2011 un ventenne olandese di nome Robyn van Helsum si presentò al municipio di Berlino dicendo di aver vissuto cinque anni nei boschi e di non ricordare la propria identità. Venne chiamato “Forest boy”, ma quando la sua fotografia fu messa online dalla polizia tedesca, il ragazzo venne immediatamente identificato da alcuni amici olandesi, e condannato a 160 ore di servizi sociali per truffa.

(via)

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