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04:59 venerdì 28 novembre 2025
Dopo quasi 10 anni di attesa finalmente possiamo vedere le prime immagini di Dead Man’s Wire, il nuovo film di Gus Van Sant Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è il film che segna il ritorno alla regia di Van Sant dopo una pausa lunga 7 anni.
Un esperimento sulla metro di Milano ha dimostrato che le persone sono più disponibili a cedere il posto agli anziani se nel vagone è presente un uomo vestito da Batman Non è uno scherzo ma una vera ricerca dell'Università Cattolica, le cui conclusioni sono già state ribattezzate "effetto Batman".
Secondo una ricerca dell’università di Cambridge l’adolescenza non finisce a 18 anni ma dura fino ai 30 e oltre Secondo nuove analisi neuroscientifiche, la piena maturità cerebrale degli adulti arriva molto dopo la maggiore età.
I fratelli Duffer hanno spiegato come settare la tv per guardare al meglio l’ultima stagione di Stranger Things I creatori della serie hanno invitato i fan a disattivare tutte le “funzioni spazzatura” delle moderne tv che compromettono l'estetica anni '80 di Stranger Things.
L’incendio di Hong Kong potrebbe essere stato causato dalle tradizionali impalcature in bambù usate nell’edilizia della città Le vittime accertate sono 55, ci sono molti dispersi e feriti gravi. Sembra che il rogo sia stato accelerato dal bambù usato nei lavori di ristrutturazione.
L’Onu ha definito Gaza «un abisso» e ha detto che ci vorranno almeno 70 miliardi per ricostruirla Quasi sicuramente questa cifra non sarà sufficiente e in ogni caso ci vorranno decenni per ricostruire la Striscia.
Anche quest’anno in Russia è uscito il calendario ufficiale di Vladimir Putin Anche nel 2026 i russi potranno lasciarsi ispirare dalle foto e dalle riflessioni del loro presidente, contenute nel suo calendario
Sarkozy è stato in carcere solo 20 giorni ma dall’esperienza è riuscito comunque a trarre un memoir di 216 pagine Il libro dell’ex presidente francese sulla sua carcerazione lampo a La Santé ha già trovato un editore e verrà presto pubblicato.

Gli antichi Egizi costruivano gioielli usando meteoriti

31 Maggio 2013

Un’antica perla egizia, parte di una tomba di 5.000 anni fa, sarebbe stata costruita a partire da un meteorite. Lo sostiene una ricerca di un gruppo di egittologi.

L’oggetto ornamentale, ritrovato nel 1911 nel cimitero di Gerzeh – a circa 70 chilometri dal Cairo – è stato datato tra il 3600 e il 3350 a.C.; all’epoca l’età del ferro egizia era ancora lontana da venire, e il sito archeologico rappresenta la testimonianza più antica dell’uso esteso di questo metallo in Egitto.

Poco dopo il ritrovamento, gli scienziati dell’epoca scoprirono che l’oggetto era ricco di nichel – un materiale presente nei meteoriti di composizione ferrosa. Tuttavia anni dopo la connessione venne negata, quando si suggerì che la presenza di questo elemento chimico fosse da imputare a un processo di fusione.

Oggi un’equipe di studiosi dell’università di Manchester ha analizzato la perla con l’ausilio di un microscopio elettronico e uno scanner ai raggi X; a loro dire, il verdetto originario sarebbe quello giusto: il gioiello è stato costruito a partire da un meteorite.

C’è di più: analizzato al microscopio, il materiale ha rivelato una struttura detta di Widmanstätten – una conformazione dei cristalli tipica dei meteoriti che si sono raffreddati a ritmo lentissimo all’interno di asteroidi – che testimonia la sua provenienza dal periodo in cui si è formato il sistema solare.

Joyce Tyldesley, una degli egittologi che si è occupata della ricerca, ha dichiarato: «Oggi vediamo il ferro soprattutto come un metallo pratico e di poco valore, ma per gli antichi Egizi, al contrario, era un materiale raro e prezioso: siccome cadeva dal cielo, doveva sicuramente avere qualche proprietà soprannaturale.»

(via)

Nell’immagine qui sopra, la perla del cimitero di Gerzeh

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