Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Western, elezioni e cazzotti: l’altro video di Herman Cain
Herman Cain, il candidato repubblicano che nelle ultime settimana è in testa ai sondaggi nel suo partito, sta facendo parlare molto di sé grazie a dei video promozionali, diciamo, bizzarri. Il primo di questi, tra ieri e oggi, ha creato un caso mediatico poiché consiste in un’intervista a Mark Block, capo della campagna elettorale di Herman Cain, che mentre spiega perché votare per il candidato repubblicano di colore, si fuma una bella sigaretta.
Una stranezza che non è passata inosservata e che ha ricordato il passato da lobbysta per l’industria del tabacco di Cain, come ha spiegato il New York Times, e dello stesso Block. Tra ironie, dietrologie e sospetti (per non parlare della colonna sonora dello spot, a dir poco inadeguata), l’Atlantic Wire ha cercato di fare chiarezza sulla bizzarria elettorale.
Ma non è finita qui, perché ieri è stato reso pubblico un altro spot di Herman Cain, questa volta più lunga, meno ermetico ma ancor più sorprendente. L’ambientazione western, la rissa da bar, il richiamo ai bei vecchi tempi in cui «un uomo a cavallo era un uomo a cavallo» e infine (SPOILER ALERT) il momento meta-televisione, con l’attore protagonista a uscire dal suo personaggio per dire la sua sull’aspirante presidente Herman Cain. Il tutto mentre, dietro di lui, i cowboy continuano a darsele di santa ragione.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.