Hype ↓
08:31 domenica 21 dicembre 2025
Di Digger di Alejandro G. Iñárritu non sappiamo ancora niente, tranne che un Tom Cruise così strano e inquietante non si è mai visto La trama della nuova commedia di Iñárritu resta avvolta dal mistero, soprattutto per quanto riguarda il ruolo da protagonista di Tom Cruise.
C’è un’estensione per browser che fa tornare internet com’era nel 2022 per evitare di dover avere a che fare con le AI Si chiama Slop Evader e una volta installata "scarta" dai risultati mostrati dal browser tutti i contenuti generati con l'intelligenza artificiale.
Kristin Cabot, la donna del cold kiss-gate, ha detto che per colpa di quel video non trova più lavoro e ha paura di uscire di casa Quel video al concerto dei Coldplay in cui la si vedeva insieme all'amante è stata l'inizio di un periodo di «puro orrore», ha detto al New York Times.
I Labubu diventeranno un film e a dirigerlo sarà Paul King, il regista di Paddington e Wonka Se speravate che l'egemonia dei Labubu finisse con il 2025, ci dispiace per voi.
Un reportage di Vanity Fair si è rivelato il colpo più duro inferto finora all’amministrazione Trump Non capita spesso di sentire la Chief of Staff della Casa Bianca definire il Presidente degli Stati Uniti una «alcoholic’s personality», in effetti.
Il ministero del Turismo l’ha fatto di nuovo e si è inventato la «Venere di Botticelli in carne e ossa» come protagonista della sua nuova campagna Dopo VeryBello!, dopo Open to Meraviglia, dopo Itsart, l'ultima trovata ministeriale è Francesca Faccini, 23 anni, in tour per l'Italia turistica.
LinkedIn ha lanciato una sua versione del Wrapped dedicata al lavoro ma non è stata accolta benissimo dagli utenti «Un rituale d'umiliazione», questo uno dei commenti di coloro che hanno ricevuto il LinkedIn Year in Review. E non è neanche uno dei peggiori.
C’è una specie di cozza che sta invadendo e inquinando i laghi di mezzo mondo Si chiama cozza quagga e ha già fatto parecchi danni nei Grandi Laghi americani, nel lago di Ginevra e adesso è arrivata anche in Irlanda del Nord.

Nel numero di Vogue America di agosto c’è anche una modella creata con l’intelligenza artificiale

È la prima volta che succede. O, almeno, è la prima volta che i lettori se ne accorgono.

25 Luglio 2025

Il commento perfetto all’ultimo numero di Vogue America l’ha trovato The Cut, citando la canzone Jimmy Cooks in cui Drake cantava: «Don’t tell me that you model if you ain’t been in Vogue». Ora l’intelligenza artificiale può reclamare anche questo traguardo. All’interno del numero di agosto infatti c’è uno scatto promozionale che ritrae una modella sorridente che indossa un vestito a strisce bianche e nere. L’indossatrice è così priva di difetti da ricadere nel territorio dell’uncanny valley: inquieta lievemente lo spettatore con la sua pelle così omogenea da apparire finta, i capelli biondi mai fuori posto e un sorriso smagliante ma accompagnato da uno sguardo indecifrabile. A risolvere l’enigma è una piccola scritta posta discretamente a fianco della rilegatura che recita: «Prodotta da Seraphinne Vallora con l’AI».

The Cut ha provato a contattare il brand che ha scelto di usare questa pubblicità per avere chiarimenti rispetto a come sia stata utilizzata l’AI: uno scatto di una ragazza realmente esistente è stato ritoccato così tanto da produrre a questo bizzarro risultato? Oppure modella, abito e ambientazione dello scatto sono state generate tutte, interamente, usando l’intelligenza artificiale? Per ora non è arrivata risposta. Quel che è certo invece è che la reazione del pubblico è stato piuttosto negativa. Non solo perché il risultato finale lascia quella sottile inquietudine tipica delle immagini realizzate in questo modo, non solo per le tante implicazioni etiche ed economiche dell’operazione. A irritare è stato il modo in cui questa novità è stata presentata: tutto, dall’impaginazione alla didascalia, sembra voler fare passare sotto traccia la natura “generata” dello scatto. Anche se non è direttamente responsabile della sua realizzazione, anche Vogue è stato criticato dai lettori per averlo pubblicato in una maniera che molti commentatori hanno trovato non esattamente trasparente.

Articoli Suggeriti
Nonostante si rifiuti di ammetterlo, la moda ha un grosso problema di precarietà e sfruttamento del lavoro

Le segnalazioni sullo studio di Dilara Findikoglu evidenziano le contraddizioni della moda contemporanea: il divario tra estetica politica e pratiche operative, la retorica del sacrificio creativo e una precarietà sistemica spesso mascherata da valore culturale.

Se anche Demna si fa prendere dalla nostalgia allora per la moda è davvero finita

La nuova collezione Gucci fa emergere un fenomeno già ovunque: l’industria della moda sta guardando sempre più al passato, spesso a scapito di innovazione, immaginazione e persino salute collettiva.

Leggi anche ↓
Nonostante si rifiuti di ammetterlo, la moda ha un grosso problema di precarietà e sfruttamento del lavoro

Le segnalazioni sullo studio di Dilara Findikoglu evidenziano le contraddizioni della moda contemporanea: il divario tra estetica politica e pratiche operative, la retorica del sacrificio creativo e una precarietà sistemica spesso mascherata da valore culturale.

Se anche Demna si fa prendere dalla nostalgia allora per la moda è davvero finita

La nuova collezione Gucci fa emergere un fenomeno già ovunque: l’industria della moda sta guardando sempre più al passato, spesso a scapito di innovazione, immaginazione e persino salute collettiva.

Dario Vitale lascia Versace, appena nove mesi dopo esserne diventato direttore creativo

Era stato nominato chief creative officer del brand, appena acquisito dal gruppo Prada, a marzo di quest'anno.

La moda è diventata imbarazzante?  

Premi di cui a nessuno fuori da quelle stanze importa molto, un generico e sempre più spiccato distacco dalla realtà, gli evidenti problemi con i corpi delle donne: come un sistema intero sta affrontando questi anni difficili (spoiler: abbastanza male).

Anche stavolta il premio di Designer of the Year l’ha vinto Jonathan Anderson

È la terza volta consecutiva, stavolta ha battuto Glenn Martens, Miuccia Prada, Rick Owens, Martin Rose e Willy Chavarria.

Il nuovo progetto creativo di Maison Valentino realizzato con l’AI è la dimostrazione che analogico e digitale possono convivere

Per farlo, il brand ha reclutato nove artisti digitali che hanno trasportato la borsa DeVain in universi alternativi