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09:32 giovedì 1 maggio 2025
Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Il video delle combattenti ucraine che dichiarano guerra alla Russia

08 Marzo 2022

Alla vigilia della Giornata Internazionale della Donna, un gruppo composto da sette donne ucraine ha diffuso un video che è immediatamente diventato virale sui social media. «Siamo le donne d’Ucraina», è la prima frase pronunciata da quella che sembra essere la “portavoce” del gruppo: tutte le donne protagoniste del video indossano la mimetica dei militari e imbracciano un fucile, i loro volti sono coperti da sciarpe per evitare di essere identificate dal nemico. «Abbiamo già portato al sicuro i nostri figli, i semi della nostra nazione sono protetti. Ci uniamo agli uomini e all’esercito ucraino. Distruggeremo il nemico su ogni palmo di terra ucraina», dice la donna, «in ogni città, in ogni villaggio, foresta e campo. Per ogni donna, bambino, anziano, per le case, le strade e i fienili distrutti, vi spareremo addosso come se foste cani rabbiosi. Gloria all’Ucraina», conclude la donna, prima che le sue compagne si uniscano a lei nell’urlo «morte al nemico». In pochissimo tempo il video, come detto, è diventato virale, e questo gruppo di donne si è aggiunto ai simboli della Resistenza ucraina di fronte all’invasione dell’esercito russo.

https://twitter.com/NikaMelkozerova/status/1500879877741891589?s=20&t=HPHVWIOUQanku88ZLJ2CBQ

Sin dall’inizio della guerra, i media internazionali hanno riportato moltissime storie di donne che hanno deciso di lasciare la loro vita precedente e unirsi alla Resistenza ucraina, andando a combattere al fronte. Tra queste ci sono l’ex Miss Ucraina Anastasiia Lenna e l’ex parlamentare Kira Rudik. Il video della volontaria 79enne Valentyna Kostyantynovska che impara a usare un kalashnikov è diventato virale, e in un’intervista concessa a Reuters ha detto che combattere per difendere il suo Paese era il sogno della sua vita.

Storicamente, le donne ricoprono un ruolo di una certa importanza nelle forze armate ucraine, come riportato da Msnbc. Possono arruolarsi dal 1993, e il numero di coloro che decidono di unirsi all’esercito è cresciuto moltissimo dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 e dopo che nel 2016 l’Ucraina decise che le donne potevano prendere parte attiva anche nei combattimenti. Nel 2018, poi, ci fu un ulteriore aumento del numero delle donne nelle forze armate in seguito alla decisione di garantire loro lo stesso trattamento riservato agli uomini. Ora, le donne possono essere parte delle unità speciali come piloti di mezzi corazzati, comandanti e cecchini. Secondo una ricerca del 2020, più di 31mila donne fanno parte dell’esercito ucraino, un numero che nel 2021 è stato quantificato in circa il 22 per cento di tutti i soldati del Paese.

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