Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.
#IosonoMilano, il nuovo numero di Vanity Fair interamente dedicato alla città
«Siamo chiamati a essere qui, tutti insieme responsabili. E a tutti i livelli». È con queste parole che Fedele Usai, Amministratore delegato Condé Nast Italia ha spiegato i motivi del nuovo numero di Vanity Fair, che verrà distribuito gratuitamente dall’11 marzo in Lombardia, tra le prime regioni colpite dal virus COVID-19. Un messaggio da parte delle 64 personalità appartenenti al mondo della cultura, della moda, dell’imprenditoria e del design che hanno prestato il proprio volto per la cover e che hanno raccontato la storia delle loro iniziative e imprese tra le pagine del numero: per una città che amano, Milano, e per i suoi abitanti, affinché siano razionali, forti e consapevoli in questo momento difficile.
Il nuovo numero #IosonoMilano unisce «i volti, famosi e non, di una città alle prese con un’emergenza», come ha spiegato il direttore Simone Marchetti. Si tratta di «un appello corale all’unità e al senso del dovere. Valori che riteniamo fondamentali per affrontare la sfida globale contro questo virus». Tra le personalità in copertina anche il sindaco Beppe Sala, che ha ammonito circa la necessità di agire responsabilmente in queste settimane: «Se vogliamo che questi giorni difficili non siano solo un costo da pagare all’avversa fortuna, Milano deve cercare di trarne qualche insegnamento che ci arricchisca e che ci renda più capaci di affrontare il futuro».
Milanesi, di nascita e di adozione delle generazioni più diverse. Che hanno calcato i palchi d’Europa come Mahmood e i teatri come Roberto Bolle, e che hanno reso il nome del capoluogo lombardo grande nel resto del mondo come Giorgio Armani, Miuccia Prada, Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Così come gli imprenditori che hanno creato Satispay e Cortilia, i giornalisti e i direttori di periodici come Emanuele Farneti di Vogue Italia, gli scrittori, i registi e gli artisti come Francesco Vezzoli, Maurizio Catellan e Luca Guadagnino, che si stringono attorno alla città che amano.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.