L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Dalle elezioni Usa non arrivano solo cattive notizie
Gli sviluppi politici degli ultimi anni sembrano volerci far capire che al peggio non c’è mai fine, anzi: più le cose peggiorano e più peggioreranno. Su The Cut, la giornalista Olivia Craighead ha tentato disperatamente di cavare qualche notizia positiva dalle disastrose elezioni 2024, elencando alcune zattere di speranza a cui possiamo cercare di aggrapparci in questo oceano di disperazione. La prima ha le sembianze di Sarah McBride, la prima persona transgender eletta al Congresso, che durante la campagna elettorale aveva detto: «Non mi candido per fare la storia, mi candido per fare la differenza». McBride ha battuto il repubblicano John Whalen III con il 57,6% dei voti. Un’altra bella notizia è la sconfitta di Mark Robinson, che non sarà il governatore della North Carolina (ha vinto il democratico Josh Stein). Se non avete idea di chi sia, stiamo parlando di un vicegovernatore repubblicano che, come è emerso, commentava siti porno definendosi un “nazista nero”.
Un altro piccolo lume di speranza ce lo danno gli Stati che hanno votato per difendere il diritto all’aborto: lo Stato di New York, prevedibilmente, ma anche il Colorado e il Maryland, dove gli elettori hanno votato a stragrande maggioranza per aggiungere un articolo alla costituzione dello stato che stabilisce il diritto alla libertà riproduttiva, ovvero «la capacità di prendere ed effettuare decisioni per prevenire, continuare o interrompere la propria gravidanza». E poi: grazie alla vittoria di Angela Alsobrooks nel Maryland e Lisa Blunt Rochester nel Delaware, per la prima volta in assoluto ci saranno due donne nere al Senato. Infine, il Kentucky ha votato per proteggere l’istruzione pubblica mentre Monique Worrell, procuratrice progressista della Florida estromessa da Ron DeSantis che da anni si batte per la riduzione delle incarcerazioni per reati di basso livello, ha riconquistato il suo posto.
Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
Il Mixed Migration Centre ha pubblicato un ampio studio in cui dimostra che le politiche anti immigrazione stanno solo aggravando il problema che avrebbero dovuto risolvere.