06:32 sabato 21 giugno 2025
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

Per i 40 anni di Unknown Pleasures alcuni astronomi hanno registrato il segnale sonoro della cover

Il grafico a linee bianche ondulate rappresenta un segnale di una pulsar e risale a una tesi di dottorato del 1970.

15 Luglio 2019

Ci sono copertine di album che diventano celebri nonostante l’origine resti misteriosa. Pochi sanno, infatti da dove viene l’immagine della cover del disco di debutto dei Joy Division Unknown Pleasures, che compie quest’anno 40 anni. Come racconta The Conversation, il grafico a linee bianche ondulate rappresenta un segnale di una pulsar (una radiosorgente proveniente dallo spazio  identificabile come una stella di neutroni) e, prima di finire su una delle copertine più famose della storia della musica, era stato pubblicato nella tesi di dottorato di un certo Harold Craft, risalente al 1970. Bernard Sumner, uno dei membri della band, lo aveva scovato in un’enciclopedia. Da questa seconda versione Peter Saville, il designer della cover e co-founder di Factory Records, sarebbe partito per disegnare la copertina.

Per celebrare l’anniversario dell’album, alcuni astronomi hanno deciso di registrare con un radiotelescopio un segnale dalla stessa pulsar in un luogo non casuale: l’osservatorio di Jodrell Bank, a soli 23 chilometri dagli Strawberry Studios, lo studio di registrazione a Stockport, in Inghilterra, dove il disco è stato inciso. La scelta della band è significativa: quello rappresentato sulla copertina, infatti, è il primo pulsar mai scoperto dalla scienza, formatosi durante la violenta morte di una stella molto più antica del sole. La cover rappresenta 80 linee che corrispondono ad 80 impulsi luminosi da onde radio. Ogni linea è in qualche modo speciale, perché, come spiega l’astrofisico Patrick Weltevrede nell’articolo, diversamente da quanto avviene con la luce terrestre, ogni flash registrato dalla pulsar è unico: può essere brillante o tenue, ma non replicabile. Quale metafora migliore per la musica?

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