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Come una tuta bianca macchiata di vino è diventata virale
Ne ha scritto Marie Lodi su The Cut: è passata una settimana da quando la diciannovenne Eleanor Walton e i suoi amici hanno trasformato una macchia di vino in un fenomeno virale. Walton, 19 anni, barista di Leeds, assisteva a una corsa di cavalli a Ripon Races quando qualcuno ha inavvertitamente versato del vino rosso sul suo look total white, decorato soltanto da una cintura con scritto “amore”. La storia condivisa sui social, ormai diventata leggenda, narra che Walton si è precipitata in bagno e ha versato altri cinque bicchieri di vino rosso sulla sua tuta bianca Pretty Little Thing, marchio di abbigliamento britannico che si rivolge alle donne dai 14 ai 24 anni nato nel 2012, creando un audace motivo a chiazze rosa. Il post che mostrava il prima e il dopo ha ricevuto tantissimi commenti e complimenti entusiasti della soluzione creativa e del risultato.
pretty little thing approval …life complete x https://t.co/BUcSMsgoWd pic.twitter.com/rbOl1fF2XA
— eleanor walton? (@eleanorwaltonn) July 21, 2019
Non è finita qui: dopo che Mia Williamson, un’amica di Walton, ha sottolineato su Twitter come il look macchiato di vino non avrebbe sfigurato nella linea dedicata ai festival di Pretty Little Thing, il marchio di abbigliamento ha avuto la brillante idea di produrre una tuta tie-dye che rende omaggio al look “macchie di vino” e costa 25 sterline (35 euro per l’Europa: eccola qui). Uno sviluppo che invita a riflettere sulle possibili evoluzioni future del concetto di “fast fashion”.

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