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Il governo spagnolo ha approvato la settimana lavorativa corta Se la legge dovesse essere approvata anche dal Parlamento, 12 milioni di persone lavoreranno due ore e mezzo in meno alla settimana.
Plestia Alaqad, una delle più famose giornaliste palestinesi, ha pubblicato il suo diario di guerra Lo ha intitolato The Eyes of Gaza, un libro per raccontare alle future generazioni che cos'era la vita a Gaza prima della guerra e cosa ne è rimasto dopo.
Grazie a una collaborazione tra Cinecittà e New York è stata realizzata la più grande retrospettiva su Monica Vitti E anche la prima mai fatta negli Usa: si intitola "Monica Vitti: La Modernista" e raccoglie 14 tra i più bei film dell'attrice.
Per la prima volta nella storia, un fumetto ha vinto il Premio Pulitzer  L'unico precedente è stato Maus nel '92, che però vinse nella categoria Special Awards and Citations.
Anche i cardinali stanno guardando Conclave per prepararsi al Conclave Stando a fonti vicinissime al Vaticano, tutti i cardinali che lo hanno visto hanno trovato il film molto realistico.
È morto Enrico Baleri, il designer che ha inventato la sedia Spaghetti Aveva 83 anni e nel 1979 disegnò, assieme a Giandomenico Belotti, un oggetto che è diventato un'icona del design italiano.
Il Ceo di Pop Mart ha guadagnato un miliardo e mezzo di dollari in una settimana grazie ai Labubu Ora il 38enne Wang Ning ha un patrimonio personale di 16,1 miliardi di dollari.
La Città del Vaticano “spegnerà” la sua rete telefonica per tutta la durata del Conclave Una misura drastica ma, a quanto pare, necessaria per garantire la segretezza dell'elezione del Papa.

Tinder ha un problema di razzismo

15 Settembre 2017

Forse siete il modello che riceve quaranta match al giorno, cioè il profilo di maggior successo nella storia di Tinder. O forse siete più simili all’ingegnere informatico che ha provato a uscire con il sei per cento delle donne di San Francisco senza riuscire a trovare una fidanzata (uno che su questa destabilizzante esperienza ci ha scritto un lungo articolo). In ogni caso ci sono parecchie possibilità che facciate peggio del primo e meglio del secondo. Come dimostra lo studio di alcuni ricercatori (tra cui quelli della Sapienza) un uomo riceve un numero di match pari allo 0,6 per cento delle volte che regala un like a un altro profilo, una percentuale che sale al dieci se a cercare un’interazione è una donna. Piuttosto deludente, non è vero? In effetti questo articolo del Washington Post, in cui trovate i numeri in alto e  altre interessanti statistiche, si intitola “Chiunque è miserabile su Tinder”.

Quello che invece non trovate nel pezzo è l’atteggiamento degli utenti rispetto a due categorie di profili. Stando a Inverso, un’altra caratteristica della dating app più rivoluzionaria degli ultimi anni sarebbe mettere allo scoperto un razzismo interiorizzato socialmente e trasferito in quelli che consideriamo dei canoni di bellezza. A farci le spese sono i profili Tinder delle donne nere e dei maschi asiatici, i segmenti della popolazione più discriminati in base al numero di like sulla piattaforma di appuntamenti.

Non che Tinder renda le persone razziste. È il rapido meccanismo di scelta a farlo. In poco tempo capita di scorrere centinaia di facce di donne e uomini sorridenti, ogni tanto senza andare oltre la prima foto. Secondo Inverso, in questo processo l’istinto libera sentimenti e pregiudizi che in pubblico riusciamo tranquillamente a reprimere. Una dimostrazione? Su OKCupid, il sito di incontri leader nel settore dell’online dating, almeno prima di Tinder, l’atteggiamento degli iscritti era esattamente lo stesso. Nel suo libro Dataclysm, Christian Rudder, l’ideatore della piattaforma, rappresentava con un punteggio di massimo cinque stelline le preferenze di chi cercava l’anima gemella. Ebbene, veniva fuori che i maschi asiatici avevano una valutazione di due punti più bassa rispetto alla media degli altri uomini, mentre le donne nere avevano una o una stella e mezzo in meno della maggioranza delle altre iscritte. Dati perfettamente sovrapponibili a quelli dell’app con la fiammella.

foto Getty.     

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