Il creatore di The White Lotus Mike White ha fatto sapere che i casting per la terza stagione sono iniziati giovedì 9 novembre, il giorno stesso in cui è terminato lo sciopero degli attori indetto da Sag-Aftra. Deadline riporta che si tratterà di un cast molto ampio e comprenderà personaggi di ogni età. Al momento White starebbe cercando 13 attori, di cui nove “regular”, per ricoprire svariati ruoli: dal capofamiglia all’attrice, dall’outsider alla fanatica di yoga. L’obiettivo del regista sarebbe di completare i casting entro l’inizio del 2024 per poter iniziare le riprese nel mese di febbraio. La settimana scorsa White aveva comunicato qualche dettaglio in più sul terzo capitolo della serie antologica. La nuova stagione sarà The White Lotus all’ennesima potenza: più lunga, più grande, più pazza, ha dichiarato White. Non è sicuro di cosa ne penseranno gli spettatori, ma lui è decisamente contento del materiale sviluppato finora – sta completando la sceneggiatura –, il che, almeno sulla sua scala di giudizio, è un ottimo risultato.
In generale, finora la nuova stagione di The White Lotus è stata avvolta da un alone di mistero, complice anche lo sciopero che ne ha rallentato i lavori. L’uscita era prevista per il 2024, ma a inizio novembre il Ceo di Hbo ha comunicato che, malgrado sia una delle produzioni più urgenti per l’emittente – insieme a The Last Of Us e Euphoria –, non sarà pronta prima del 2025. Tra le poche informazioni ufficiali si sa che a fare da sfondo alle probabili disavventure dei protagonisti ci saranno le rigogliose lagune e le spiagge assolate della Thailandia. È stato confermato anche il ritorno di Natasha Rothwell, che riprenderà il ruolo di Belinda, la spa manager a cui Tanya McQuoid (Jennifer Coolidge), la ricchissima vacanziera in ritiro alle Hawaii per superare il lutto della madre, si era affezionata. È stato invece smentito quello che era stato preannunciato come un possibile ritorno di Connie Britt, Ceo di successo in vacanza con il marito e i figli, anche lei dalla prima stagione. Sul contenuto della nuova stagione, White ha solo comunicato che esplorerà il tema della spiritualità e della morte nella religione orientale.
Il giornalista ci parla del suo nuovo libro, Bestiario artico, in cui usa gli animali del Polo Nord per collegare i diari di esplorazione del XVI secolo con le trasformazioni ambientali, geopolitiche e culturali del presente.
La miniserie in quattro parti, presentata a Venezia e appena arrivata su Netflix, non dà la caccia a un colpevole né prova a risolvere il mistero. Si concentra sulla confusione, l'angoscia, la violenza e sulle vittime, soprattutto le donne.
