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La Rai vorrebbe abbandonare Sanremo (il Comune) e trasformare Sanremo (il festival) in un evento itinerante Sono settimane che la tv di Stato (e i discografici) litigano con il Comune: questioni di soldi, pare, che potrebbero portare alla fine del Festival per come lo conosciamo.
La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.

Ai tassisti di alcune città cinesi è stato ordinato di rimuovere i tatuaggi

23 Settembre 2020

I tassisti di Lanzhou, una città nella Cina nordoccidentale, dovranno rimuovere i loro tatuaggi per non mettere a disagio o addirittura spaventare i loro clienti. L’ordinanza fa parte di un più generale piano per migliorare l’immagine dei tassisti ed è stata emessa dai funzionati dei trasporti pubblici della città, che è la capitale della provincia di Gansu e conta all’incirca 4 milioni di abitanti. La campagna, come sottolinea il New York Times, si allinea allo sforzo del governo centrale per smorzare la crescente popolarità dei tatuaggi tra i più giovani, che oggi abbracciano la pratica sempre più numerosi e sembrano non condividere lo stigma che da sempre è pesato su di essa, e cioè che un corpo tatuato corrisponda a quello di un criminale.

Lanzhou non è l’unica città cinese a combattere i tatuaggi dei tassisti: anche Changchun, che si trova nella provincia nordorientale di Jilin, ha recentemente emesso il proprio divieto sui tatuaggi ma ha chiesto loro di coprirli, non di rimuoverli, invitandoli a non fumare con i passeggeri a bordo, tenere puliti i propri veicoli e usare l’aria condizionata quando sono in servizio. Un autista di Lanzhou si è pubblicamente lamentato scrivendo un post su un forum governativo online per contestare in maniera educata, ma ferma, la nuova norma, che implica un processo costoso e doloroso: «Quando richiediamo il nostro permesso di guida, presentiamo documenti che dimostrano che non abbiamo precedenti penali. I nostri tatuaggi non ci trasformano in cattivi e criminali», ha scritto in forma anonima.

I tatuaggi sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni a partire dalle Olimpiadi di Pechino del 2008, grazie anche alle influenze occidentali e della cultura pop. Molti artisti e sportivi hanno iniziato a mostrare in pubblico i loro tatuaggi – come la star del badminton Lin Dan – mentre nelle città cinesi si moltiplicavano gli studi dei tatuatori e le convention dedicate alla cultura dei tatuaggi. «Alcuni tatuatori, come Chen Jie e Joey Pang, hanno creato un nuovo stile che evoca i dipinti a inchiostro cinesi con tratti simili agli acquerelli. Altri sono stati influenzati dallo stile delicato dei mini-tatuaggi molto popolari in Corea del Sud, caratterizzato dal tratto sottile e dai colori pastello. Anche in Giappone, dove i tatuaggi sono stati a lungo associati alla criminalità organizzata come la yakuza, i regolamenti sui tatuaggi si sono gradualmente allentati». Dopo le critiche, la città di Lanzhou ha avallato anche la copertura, ma ha sottolineato che si tratta di una soluzione temporanea e che la regola, per i tassisti, rimane quella di rimuoverli.

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