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Ai tassisti di alcune città cinesi è stato ordinato di rimuovere i tatuaggi
I tassisti di Lanzhou, una città nella Cina nordoccidentale, dovranno rimuovere i loro tatuaggi per non mettere a disagio o addirittura spaventare i loro clienti. L’ordinanza fa parte di un più generale piano per migliorare l’immagine dei tassisti ed è stata emessa dai funzionati dei trasporti pubblici della città, che è la capitale della provincia di Gansu e conta all’incirca 4 milioni di abitanti. La campagna, come sottolinea il New York Times, si allinea allo sforzo del governo centrale per smorzare la crescente popolarità dei tatuaggi tra i più giovani, che oggi abbracciano la pratica sempre più numerosi e sembrano non condividere lo stigma che da sempre è pesato su di essa, e cioè che un corpo tatuato corrisponda a quello di un criminale.
Lanzhou non è l’unica città cinese a combattere i tatuaggi dei tassisti: anche Changchun, che si trova nella provincia nordorientale di Jilin, ha recentemente emesso il proprio divieto sui tatuaggi ma ha chiesto loro di coprirli, non di rimuoverli, invitandoli a non fumare con i passeggeri a bordo, tenere puliti i propri veicoli e usare l’aria condizionata quando sono in servizio. Un autista di Lanzhou si è pubblicamente lamentato scrivendo un post su un forum governativo online per contestare in maniera educata, ma ferma, la nuova norma, che implica un processo costoso e doloroso: «Quando richiediamo il nostro permesso di guida, presentiamo documenti che dimostrano che non abbiamo precedenti penali. I nostri tatuaggi non ci trasformano in cattivi e criminali», ha scritto in forma anonima.
I tatuaggi sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni a partire dalle Olimpiadi di Pechino del 2008, grazie anche alle influenze occidentali e della cultura pop. Molti artisti e sportivi hanno iniziato a mostrare in pubblico i loro tatuaggi – come la star del badminton Lin Dan – mentre nelle città cinesi si moltiplicavano gli studi dei tatuatori e le convention dedicate alla cultura dei tatuaggi. «Alcuni tatuatori, come Chen Jie e Joey Pang, hanno creato un nuovo stile che evoca i dipinti a inchiostro cinesi con tratti simili agli acquerelli. Altri sono stati influenzati dallo stile delicato dei mini-tatuaggi molto popolari in Corea del Sud, caratterizzato dal tratto sottile e dai colori pastello. Anche in Giappone, dove i tatuaggi sono stati a lungo associati alla criminalità organizzata come la yakuza, i regolamenti sui tatuaggi si sono gradualmente allentati». Dopo le critiche, la città di Lanzhou ha avallato anche la copertura, ma ha sottolineato che si tratta di una soluzione temporanea e che la regola, per i tassisti, rimane quella di rimuoverli.

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