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C’è un nuovo problema con l’Odissea di Nolan: l’accento americano degli attori Nel primo teaser del film Tom Holland e gli altri attori utilizzano una marcata cadenza americana, particolare che ha indispettito molti fan.
Le acque del mar Mediterraneo ormai sono così calde che nelle mappe satellitari appaiono arancioni L’agenzia spaziale europea ha pubblicato delle mappe impressionanti in cui si vede che in certe zone la temperatura dell'acqua arriva quasi a 30 gradi.
La Grazia, il nuovo film di Paolo Sorrentino, aprirà la Mostra del cinema di Venezia Protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti, il film sarà in concorso e punterà a vincere il Leone d'Oro.
È morto Michael Madsen, uno degli ultimi cattivi di Hollywood Stroncato da un infarto a 67 anni, è ricordato dal pubblico soprattutto per i cattivi interpretati nell’universo tarantiniano.
Andrea Bajani ha vinto il Premio Strega 2025 con L’anniversario Feltrinelli torna alla vittoria 20 anni dopo l'ultima volta.
La Bbc non ha voluto trasmettere un documentario sui crimini dell’Idf contro i medici di Gaza Documentario che la stessa Bbc aveva commissionato. Si intitola Gaza: Doctors Under Attack e alla fine è andato in onda su Channel 4, tra le polemiche.
Per vincere le elezioni adesso Marine Le Pen punta sull’aria condizionata per tutti Una proposta che ha acceso il dibattito politico, in uno dei Paesi, la Francia, meno climatizzati d'Europa.
Luca Guadagnino sta cercando delle comparse molto specifiche per il misterioso film che girerà quest’estate in Piemonte Se avete la carnagione molto chiara o siete amanti di videogiochi, potrebbe essere la grande occasione per esordire al cinema.

L’open space perfetto, secondo la scienza

02 Agosto 2016

Una dei principali segni distintivi di quest’epoca, in ambito lavorativo, è il frequente ricorso delle aziende di ogni settore a spazi lavorativi aperti e in condivisione, ciò che siamo soliti chiamare “open space”. Non tutti amano l’open space: un pezzo del New Yorker del 2014 lo definiva «una trappola», e sono in molti a credere che l’eccessiva vicinanza ai colleghi di lavoro risulti in distrazioni e stress più facili.

Un nuovo studio della Harvard Business School sull’organizzazione ideale degli spazi di lavoro, effettuato incrociando le disposizioni dei posti di duemila impiegati di una società tech non identificata, è venuto alla conclusione che l’open space è effettivamente il miglior modo in cui ordinare le persone in un ufficio. È vero, in precedenza una ricerca che metteva insieme più di cento studi esistenti aveva stabilito che la curva dell’attenzione e la creatività dei dipendenti di un’azienda risultavano penalizzati dagli spazi in condivisione. Ma il segreto sta nel come vengono disposte le persone.

Grazia Magazine Produces Issue From New Shopping Centre

Per spiegare i risultati della Harvard Business School bisogna considerare che il paper ha diviso gli impiegati partecipanti in due categorie: quelli che producono contenuti più velocemente, ma con un output di qualità minore, e quelli che invece si prendono più tempo per generare prodotti di qualità superiore. Poiché i dati empirici suggeriscono che il contatto tra questi due gruppi genera effetti esclusivamente positivi (i primi vengono spronati a migliorare la qualità, e i secondi i tempi di produzione), il prossimo passo per migliorare gli open space, dice la ricerca, non è ispirarsi forzatamente ai luoghi di lavoro di Google o Pixar, ma creare il giusto equilibrio tra i diversi tipi di persone che lavorano fianco a fianco ogni giorno.

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