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16:57 lunedì 20 ottobre 2025
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
È morta Sofia Corradi, la donna che ha inventato l’Erasmus per colpa della burocrazia italiana Aveva 91 anni e l'idea dell'Erasmus le venne quando in Italia non le furono riconosciuti degli esami universitari fatti negli Usa.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".
È morto Paul Daniel “Ace” Frehley, il fondatore e primo chitarrista dei KISS Spaceman, l'altro nome con cui era conosciuto, aveva 74 anni e fino all'ultimo ha continuato a suonare dal vivo.

Storia di una sedia famosa

Nata nel 1842 alla corte d'Austria, la Thonet ha resistito fino a oggi per quasi 200 anni, diventando la sedia per eccellenza.

30 Novembre 2015

THONETNel luglio del 1842 la corte austriaca concesse ufficialmente il permesso a Michael Thonet di «piegare qualsiasi tipo di legno in tutte le forme e curve che desiderava con gli strumenti chimici e meccanici più adatti». È stato grazie a quell’autorizzazione e al genio di Michael Thonet che fu rivoluzionata la storia del design. Con il costo di produzione bassissimo e il design minimal, il modello Nº14 della sedia di Thonet ha anticipato il modernismo classico. Alla fortuna senza pari di questa sedia ha contribuito la forma elegante e sobria, come pure la possibilità, del tutto rivoluzionaria all’epoca, della produzione in serie, ma soprattutto la sua robustezza. La leggenda vuole che in occasione dell’Expo di Parigi del 1889, la sedia n°14 di Michael Thonet fu fatta cadere dalla Torre Eiffel, da un’altezza di 57 metri, restando completamente intatta. Ma oltre ad aver resistito a un altezza di 57 metri, la Thonet ha anche resistito a quasi 200 anni di storia. Il modello è stato riproposto e rivoluzionato negli anni, ottenendo sempre lo stesso eccellente successo. Fino all’ultima reinterpretazione, il n°214 nella collezione “Pure Materials”, con una nuova variante in frassino.

THONET

La diffusione della sedia n°14, grazie al nuovo metodo della produzione in serie, fu unica nel suo genere e non solo il principe Metternich D’Austria apprezzò enormemente i prodotti di Thonet, ma non c’era un caffè di tendenza a Vienna che non accoppiasse i suoi tavolini alla mitologica sedia. Otto Wagner fece realizzare gli arredi per la Postsparkasse, Adolf Loos disegnò la sedia per il Café Museum e scrisse nel 1895: «Quando ero in America compresi che la sedia Thonet è la sedia più moderna che ci sia». Ma questa è anche una storia di famiglia, infatti “l’uomo che piegava il legno” fu in grado di trasformare l’iniziale falegnameria, che dalla Germania si trasferì in Austria, in un’azienda di livello mondiale anche grazie all’appoggio dei suoi figli, e la ditta Gebrüder Thonet (fratelli Thonet, oggi Thonet GmbH) e la passione per questa azienda fu tramandata di generazione in generazione.

Agli inizi del Novecento, dal legno si passò all’acciaio con la stagione dei famosi architetti della Bauhaus, tra cui Marcel Breuer, Mart Stam e Ludwig Mies van der Rohe, che collaborarono con l’azienda  per la creazione di un altro mobile innovativo, pietra miliare della storia del design: la sedia a slitta in tubolare d’acciaio con due sole gambe. Alla fine della Seconda guerra Mondiale tutti gli stabilimenti dell’Europa orientale vennero espropriati, mentre la sede centrale a Vienna fu distrutta. Negli anni fra il 1945 e il 1953 Georg Thonet, pronipote del fondatore Michael, ricostruì lo stabilimento di Frankenberg/Eder bombardato durante la guerra. I primi successi commerciali non tardarono ad arrivare e l’azienda continuò a collaborare con designer di talento tra cui Egon Eiermann, Verner Panton, Eddie Harlis, Hanno von Gustedt, Rudolf Glatzel.

THONET Oggi la produzione continua con successo senza seguire mode, ma creando nuovi trend con la miglior qualità possibile, tutto questo tenendo sempre presente la tradizione, come dice Thorsten Muck, Ceo di Thonet Gmbh «I classici rappresentano per Thonet le basi morali, creative e anche economiche su cui si fonda il nostro pensiero e lavoro. L’attuale strategia prevede che la percentuale di prodotti classici non sia inferiore a una certa quota del nostro fatturato e questo ci porta a un continuo confronto con le icone dell’azienda. La tradizione non rappresenta così solo il passato, ma anche il nostro presente e la base per il futuro».

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