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Stasera La chimera di Alice Rohrwacher arriva per la prima volta in tv, su Rai 3 Un film d'autore per festeggiare l'apertura della Mostra del Cinema di Venezia 2025.
Emma Stone, che in Bugonia interpreta una donna accusata di essere un alieno, crede nell’esistenza degli alieni E ha spiegato anche perché: lo ha capito guardando la serie Cosmos di Carl Sagan.
Miley Cyrus è diventata la prima celebrity a fare da testimonial a Maison Margiela La campagna scattata da Paolo Roversi è una rivoluzione nella storia del brand.
Andrea Laszlo De Simone ha rivelato la data d’uscita e la copertina del suo nuovo album, Una lunghissima ombra Lo ha fatto con un post su Instagram in cui ha pubblicato anche la tracklist completa del disco.
Il Van Gogh Museum di Amsterdam rischia la chiusura a causa di lavori di ristrutturazione troppo costosi Lo dice il museo stesso: servono 121 milioni di euro per mettere a posto la struttura. Il Van Gogh Museum pretende che a pagare sia il governo olandese. Il governo olandese non è d'accordo.
C’è grande attesa attorno a The Voice of Hind Rajab, il film che potrebbe essere la sorpresa di questa Mostra del cinema Per i nomi che lo producono, per il regista che lo dirige e soprattutto per la storia vera che racconta: quella di una bambina di 6 anni, morta a Gaza.
La stylist di Julia Roberts non vuole rivelare il brand del cardigan con la faccia di Luca Guadagnino Il misterioso cardigan indossato dall'attrice al suo arrivo a Venezia è già diventato l'oggetto del desiderio della Mostra del Cinema.
In Corea del Sud è stata approvata una legge che vieta l’uso dello smartphone a scuola a tutti gli studenti È una delle più restrittive del mondo ed è stata approvata dal Parlamento con una larga maggioranza bipartisan.

Storia di una sedia famosa

Nata nel 1842 alla corte d'Austria, la Thonet ha resistito fino a oggi per quasi 200 anni, diventando la sedia per eccellenza.

30 Novembre 2015

THONETNel luglio del 1842 la corte austriaca concesse ufficialmente il permesso a Michael Thonet di «piegare qualsiasi tipo di legno in tutte le forme e curve che desiderava con gli strumenti chimici e meccanici più adatti». È stato grazie a quell’autorizzazione e al genio di Michael Thonet che fu rivoluzionata la storia del design. Con il costo di produzione bassissimo e il design minimal, il modello Nº14 della sedia di Thonet ha anticipato il modernismo classico. Alla fortuna senza pari di questa sedia ha contribuito la forma elegante e sobria, come pure la possibilità, del tutto rivoluzionaria all’epoca, della produzione in serie, ma soprattutto la sua robustezza. La leggenda vuole che in occasione dell’Expo di Parigi del 1889, la sedia n°14 di Michael Thonet fu fatta cadere dalla Torre Eiffel, da un’altezza di 57 metri, restando completamente intatta. Ma oltre ad aver resistito a un altezza di 57 metri, la Thonet ha anche resistito a quasi 200 anni di storia. Il modello è stato riproposto e rivoluzionato negli anni, ottenendo sempre lo stesso eccellente successo. Fino all’ultima reinterpretazione, il n°214 nella collezione “Pure Materials”, con una nuova variante in frassino.

THONET

La diffusione della sedia n°14, grazie al nuovo metodo della produzione in serie, fu unica nel suo genere e non solo il principe Metternich D’Austria apprezzò enormemente i prodotti di Thonet, ma non c’era un caffè di tendenza a Vienna che non accoppiasse i suoi tavolini alla mitologica sedia. Otto Wagner fece realizzare gli arredi per la Postsparkasse, Adolf Loos disegnò la sedia per il Café Museum e scrisse nel 1895: «Quando ero in America compresi che la sedia Thonet è la sedia più moderna che ci sia». Ma questa è anche una storia di famiglia, infatti “l’uomo che piegava il legno” fu in grado di trasformare l’iniziale falegnameria, che dalla Germania si trasferì in Austria, in un’azienda di livello mondiale anche grazie all’appoggio dei suoi figli, e la ditta Gebrüder Thonet (fratelli Thonet, oggi Thonet GmbH) e la passione per questa azienda fu tramandata di generazione in generazione.

Agli inizi del Novecento, dal legno si passò all’acciaio con la stagione dei famosi architetti della Bauhaus, tra cui Marcel Breuer, Mart Stam e Ludwig Mies van der Rohe, che collaborarono con l’azienda  per la creazione di un altro mobile innovativo, pietra miliare della storia del design: la sedia a slitta in tubolare d’acciaio con due sole gambe. Alla fine della Seconda guerra Mondiale tutti gli stabilimenti dell’Europa orientale vennero espropriati, mentre la sede centrale a Vienna fu distrutta. Negli anni fra il 1945 e il 1953 Georg Thonet, pronipote del fondatore Michael, ricostruì lo stabilimento di Frankenberg/Eder bombardato durante la guerra. I primi successi commerciali non tardarono ad arrivare e l’azienda continuò a collaborare con designer di talento tra cui Egon Eiermann, Verner Panton, Eddie Harlis, Hanno von Gustedt, Rudolf Glatzel.

THONET Oggi la produzione continua con successo senza seguire mode, ma creando nuovi trend con la miglior qualità possibile, tutto questo tenendo sempre presente la tradizione, come dice Thorsten Muck, Ceo di Thonet Gmbh «I classici rappresentano per Thonet le basi morali, creative e anche economiche su cui si fonda il nostro pensiero e lavoro. L’attuale strategia prevede che la percentuale di prodotti classici non sia inferiore a una certa quota del nostro fatturato e questo ci porta a un continuo confronto con le icone dell’azienda. La tradizione non rappresenta così solo il passato, ma anche il nostro presente e la base per il futuro».

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