Hype ↓
10:05 mercoledì 16 luglio 2025
Il figlio di Liam Gallagher si sta facendo bello ai concerti degli Oasis indossando le giacche del padre Gene Gallagher è stato pizzicato a indossare una giacca Burberry di papà al concerto di Manchester: l’ha definita un «cimelio di famiglia».
In una piccola città spagnola, una notizia che non si sa se vera o falsa ha portato a una caccia all’immigrato lunga tre giorni Tutto è partito da una denuncia che ancora non è stata confermata, poi sono venute le fake news e i partiti di estrema destra, infine le violenze in strada e gli arresti.
Una ricerca ha scoperto che quando sono stressate le piante ne “parlano” con gli animali Soprattutto con gli insetti, attraverso dei suoni specifici. Gli insetti però non sono gentilissimi: se una pianta sta male, loro la evitano.
Hbo ha pubblicato la prima foto dal set della serie di Harry Potter e ovviamente ritrae il nuovo Harry Potter L'attore Dominic McLaughlin per la prima volta volta in costume, con occhiali e cicatrice, sul set londinese della serie.
Nel nuovo disco di Travis Scott c’è un sampling di Massimo Ranieri In uno dei più improbabili crossover di sempre, nella canzone "2000 Excursion" di Scott si trova anche "Adagio Veneziano" di Ranieri.
L’annuncio dell’arrivo a Venezia di Emily in Paris lo ha dato Luca Zaia Il Presidente della Regione Veneto ha bruciato Netflix sul tempo con un post su Instagram, confermando che “Emily in Venice” verrà girato ad agosto in Laguna.
Ancora una volta, l’attore Stellan Skarsgård ha voluto ricordare il fatto che Ingmar Bergman era un ammiratore di Hitler «È l’unica persona che conosco ad aver pianto quando è morto Hitler», ha detto. Non è la prima volta che Skarsgård racconta questo lato del regista.
Superman non ha salvato solo la Terra ma anche Warner Bros. La performance al botteghino dell'Uomo d'acciaio è stata migliore delle aspettative, salvando lo studio dalla crisi nera del 2024. 

Hbo aveva iniziato a produrre una serie su una pandemia prima della pandemia

23 Settembre 2021

Un’epidemia di influenza, una società al collasso, la popolazione mondiale dimezzata e persone che si auto-isolano per non trasmettere la malattia agli altri: non è un resoconto di questi ultimi due anni, bensì un romanzo, Station Eleven, scritto nel 2014 da Emily St John Mandel e che Hbo ha scelto di adattare in una serie tv omonima. Per un’assurda coincidenza, quando la scorsa primavera è scoppiata la pandemia da Coronavirus, le riprese erano completate per un quinto, e poi sono state messe in pausa. Stando a quanto riportato da Indiewire, uscirà negli Stati Uniti a dicembre.

Ancora non sono usciti un trailer o una vera sinossi che spieghino di cosa tratterà la serie, si sa solo che, basata sul libro della scrittrice, sarà ambientata qualche anno dopo lo scoppio di una epidemia e che seguirà le vite di alcuni personaggi che ormai sono cambiate radicalmente. Ci sarà Mackenzie Davies nel ruolo della protagonista (l’avevamo vista nell’episodio “San Junipero” di Black Mirror), che in un’intervista ha descritto la serie come un ibrido tra The Road e una favola, spiegando che non è una storia morale né idealizza il trauma e la perdita. «Abbiamo sempre voluto fare una serie post-apocalittica non drammatica», ha spiegato l’autore di Station Eleven Patrick Somerville, che aveva scritto anche la serie Maniac, «quando abbiamo iniziato a vivere questa situazione, abbiamo provato sentimenti che non conoscevamo prima e che alla fine hanno influenzato la serie, ma credo anche che abbiamo fatto quello che volevamo fare». È d’accordo Jeremy Podeswa, produttore esecutivo della serie, che crede che «I temi della storia abbiano iniziato a risuonare sempre di più mentre andavamo avanti con le riprese e ci siamo accorti che ciò che importa sono le altre persone, la salute e anche fare arte, che è quello che noi abbiamo fatto con questa serie, e ci ha dato una motivazione in quei tempi bui».

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.