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08:28 mercoledì 5 novembre 2025
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms, la prima serie tv di Wong Kar-Wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.
La neo premio Nobel per la pace Maria Corina Machado ha detto che l’intervento militare è l’unico modo per mandare via Maduro La leader dell’opposizione venezuelana sembra così approvare l'iniziativa militare presa dall'amministrazione Trump.

Speciale Hillary

Il personaggio della cover dell'ultimo Studio è Hillary Clinton, secondo molti la Madam President del 2016. Una rassegna di pezzi che parlano di lei.

30 Settembre 2013

Dal 19 settembre è in edicola il numero 16 della nostra rivista, la cui storia di copertina è dedicata interamente a uno dei personaggi chiave degli ultimi due decenni: Hillary Clinton, «la donna più potente della nostra epoca», come recita la cover. La Clinton, dopo un inizio nell’alveo della politica da moglie illustre, è infatti riuscita prima a conquistarsi un’immagine indipendente e spregiudicata, per poi colonizzare la scena pop e arrivare, oggi, a essere una sessantacinquenne in cui moltissimi vedono una speranza per il futuro.

Pur non avendo ancora esplicitato formalmente la sua candidatura, Madam President è oggetto di attenzione costante da parte di media (politici e non) e addetti ai lavori. Ecco gli ultimi articoli a lei dedicati, per approfondire dopo aver letto il nostro ultimo numero.
 
 

Hillary in midair, di Joe Hagan

La cover story del New York magazine, in uscita oggi, racconta con un’intervista esclusiva la rinascita della Clinton, una donna sospesa «a mezz’aria» (come da titolo) tra i «piaceri quotidiani» della vita in famiglia e la certezza di chi sostiene che sarà il prossimo Presidente degli Stati Uniti.
 

The coming Hillary Clinton train wreck, di Amy Davidson

La penna del New Yorker si chiede se Hillary Clinton sia la persona giusta per conquistare i favori dell’elettorato americano: l’ex first lady saprà gettarsi alle spalle i vecchi e nuovi scandali che orbitano intorno alla sua famiglia?

How to beat Hillary Clintondi Jonathan Chait

Gran parte dell’establishment la dà per sicura vincente delle presidenziali 2016, ma Hillary Clinton deve guardarsi le spalle dai temi che potrebbero affossarla: sul New York magazine Jonathan Chait spiega come e perché potrebbe ritrovarsi sconfitta.

The media has soured on Hillary Clinton in 2016. The odds haven’t.di Isaac Chotiner

La cover story del New Republic è dedicata ai giochi di potere all’interno della Clinton Foundation. All’interno del numero, però, Isaac Chotiner analizza i pezzi recentemente dedicati alla Clinton (tra cui quelli elencati qui sopra) e gli contrappone un’obiezione: le opinioni dei media verso la candidatura della Clinton si saranno anche raffreddate, ma le sue possibilità di diventare Madam President non sono affatto scese. Anzi, continuano a salire.
 

Nell’immagine: Hillary Clinton il 29 gennaio 2013. (Chip Somodevilla/Staff)

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