Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
Nel nuovo album di Rosalia c’è una canzone in italiano dedicata a San Francesco e Santa Chiara
Si intitola "Mio Cristo Piange Diamanti", che lei definisce «la sua versione di un'aria», cantata in un perfetto italiano.
Anticipato dal ricercatissimo singolo “Berghain”, già diversi giorni prima della sua uscita il nuovo album di Rosalía era stato definito da chi l’aveva ascoltato in anteprima l’album dell’anno, un instant classic, un capolavoro (ne parlavamo qui). Oggi, giorno dell’uscita del disco, possiamo confermarlo: Lux, quarto album in studio di Rosalía, frutto di due anni di lavoro, è sicuramente il suo progetto più ambizioso per riferimenti musicali e artisti coinvolti. Composto da tredici tracce e cantato in altrettante lingue, Lux mescola elettronica, flamenco, lirica e musica sacra, richiama apertamente la tradizione operistica europea, e vanta la collaborazione della London Symphony Orchestra ma anche di Guy-Manuel de Homem-Christo dei Daft Punk, Pharrell Williams e Charlotte Gainsbourg, più la partecipazione di Björk e Yves Tumor. Rosalia ha spiegato che per la scrittura dei testi si è lasciata ispirare da figure come Santa Lucia e Giovanna d’Arco, ma anche dalle opere di Clarice Lispector e Simone Weil.
I fan italiani, in particolare, sono rimasti estasiati di fronte alla quinta traccia, “Mio Cristo Piange Diamanti“, che lei definisce «la sua versione di un’aria», in cui l’ex motomami canta in perfetto italiano con una voce particolarmente strepitosa. Nell’intervista con Zane Lowe per Apple Music (intorno al minuto 18:26), l’autrice dice che la canzone, a cui ha lavorato per un anno intero, sia con l’aiuto di una persona che traduceva ciò che lei scriveva in spagnolo che con Google Traslate, è ispirata «all’amicizia, al fortissimo legame tra Santa Chiara d’Assisi e San Francesco d’Assisi», un rapporto che gli studi agiografici riportano come una specie di amore platonico, un’unione spirituale senza rapporto fisico basata sul sostegno reciproco. In un’altra intervista Rosalia dice anche che la canzone ha piacevolmente stupido sua nonna, grande fan di Pavarotti, abituata a cantare in italiano mentre lavava i piatti. La canzone comincia così: «Sei l’uragano più bello / Che io abbia mai visto / Il migliore dei dolmen / Si alzerebbe per te».
Il lancio di stracci tra attiviste e Lucarelli ci ricorda l’importanza, anche nel 2025, di avere strutture che possano filtrare, modificare, ponderare le opinioni prima di immetterle nel discorso pubblico.