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10:07 venerdì 7 novembre 2025
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.
Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare l’intelligenza artificiale per creare brutte copie dei suoi film Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.

Chi era Robert Blake, l’attore protagonista di Baretta ma anche un personaggio molto lynchiano

10 Marzo 2023

Robert Blake, l’attore morto ieri all’età di 89 anni, è stato protagonista di moltissimi film e serie tv nella sua carriera, cominciata quando era soltanto un bambino di nome Mickey Gubitosi (il suo nome di battesimo era Michael James Gubitosi) e fu scelto per sostituire Eugene “Porky” Lee, estromesso dal cast perché la pubertà lo aveva reso inadatto a una serie di corti intitolata Le simpatiche canaglie. Diventato adulto, Mickey Gubitosi scelse il nome d’arte di Robert Blake e divenne famoso per l’interpretazione del detective Anthony Vincenzo “Tony” Baretta nella serie Abc andata in onda negli Stati Uniti per quattro stagione, dal 1975 al 1978. Un’interpretazione per la quale Blake vinse un Golden Globe come Miglior attore protagonista in una serie drammatica e un Emmy, sempre per il Miglior attore in una serie drammatica. Il successo televisivo fece di Blake un nome interessante anche per il cinema: negli ha recitato in moltissimi film, il più noto è sicuramente Strade perdute di David Lynch (la sua parte era quella dell'”uomo misterioso”), del 1997, che è stata anche la sua ultima interpretazione.

Quattro anni dopo l’uscita di Strade perdute, infatti, la carriera di Blake finì. Nel 2001, sua moglie, Bonny Lee Bakley fu uccisa a colpi di pistola mentre si trovava da sola, nella macchina appartenente al marito, nel quartiere Studio City di Los Angeles. Interrogato dalla polizia sull’accaduto, Blake raccontò di aver lasciato la donna sola in macchina per tornare nel ristorante italiano in cui avevano appena cenato assieme: doveva recuperare la sua arma da fuoco personale, che aveva dimenticato nel locale. Ritornato al veicolo, disse l’attore agli inquirenti, aveva trovato il cadavere della moglie. Nel 2005, dopo un lungo processo durante in quale Blake aveva passato anche un anno in carcere in attesa di giudizio, un giuria di Los Angeles lo aveva giudicato non colpevole.

La morte della moglie di Blake divenne un caso mediatico e quello contro l’attore fu paragonato al più famoso processo a una celebrity americana di tutti i tempi: The People v. OJ Simpson. A complicare ulteriormente la vicenda ci fu una sentenza in sede civile che condannò Blake a risarcire la famiglia della moglie per trenta milioni di dollari. L’attore provò a ricorrere in appello contro questa decisione del giudice, ma tutte le sue richieste furono sempre respinte. Alla fine fu costretto a dichiarare la bancarotta. Si è sempre dichiarato innocente. Dopo la notizia della sua morte, la nipote Noreen Austin ha diffuso un comunicato stampa in cui dice che Blake è morto «circondato dalla sua famiglia e dai suoi amici», a causa di una patologia cardiaca.

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