Hype ↓
16:26 lunedì 23 giugno 2025
Elio è il peggior esordio al botteghino nella storia della Pixar Il film ha incassato appena 21 milioni di dollari negli Usa e in Italia è rimasto sotto il milione di euro: nessuno prevedeva andasse così male.
Chi sono i Mind Enterprises, il duo italo disco diventato virale grazie a un video davvero molto italo disco Tra parodia e nostalgia, Secco (Andrea Tirone) e Baffone (Roberto Conigliaro) hanno guadagnato migliaia di nuovi follower in poche ore.
È morto Arnaldo Pomodoro, lo scultore che conoscevamo tutti Oggi, 23 giugno, avrebbe compiuto 99 anni.
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.

I fan italiani sono tra i pochi che pronunciano correttamente il nome di Rihanna

31 Maggio 2019

Se non avete ancora letto l’intervista di Jeremy O. Harris per il T Magazine, questo potrebbe essere il momento giusto per rimediare. Si tratta di una lunghissima chiacchierata con Rihanna, prima donna di colore a dirigere un’importante casa di moda di lusso a Parigi. L’e-shop di Fenty è online dal 29 maggio, la collezione è stata presentata a Parigi il 24 maggio: in vendita abiti, calzature, accessori, occhiali da sole e gioielli realizzati in collaborazione con LVMH, il gruppo della della famiglia Arnault, proprietario anche di Louis Vuitton, Givenchy, Dior, Fendi e molti altri, tra cui Fenty Beauty, la sua linea make-up.

In occasione del lancio della collezione, la cantante si è auto-presentata in un breve video pubblicato da British Vogue. Come spesso avviene sui social, il contenuto ha catturato l’attenzione dei follower per un motivo che non ha niente a che fare con quello per cui è stato realizzato. Ne ha scritto anche Designtaxi: presentandosi, la cantante ha pronunciato il suo nome in un modo che ha stupito i fan inglesi, dicendo “Ree-anna” invece di “Ri-ah-na”. «Abbiamo pronunciato il nome di Rihanna in modo errato per tutto questo tempo!», hanno commentato disperati. C’è chi addirittura si è sentito in dovere di ringraziare Rihanna per aver chiarito l’equivoco: «Grazie Rihanna, mia figlia si chiama Brianna ma tutti la chiamano Brionna, commettendo un errore simile a quello che fanno con il tuo». Ma il dato più sorprendente, come potrete notare ascoltando il breve video, è che noi italiani l’abbiamo sempre pronunciato nel modo giusto.

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.