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Il guasto di Cloudflare è stato così grave che ha causato anche il guasto di Downdetector, il sito che si occupa di monitorare i guasti su internet Oltre a X, ChatGPT, Spotify e tanti altri, nel down di Cloudflare è andato di mezzo anche il sito a cui si accede quando tutti gli altri sono inaccessibili.
Il nuovo film di Sydney Sweeney sta andando così male che il distributore si rifiuta di rivelarne gli incassi Christy sembra destinato a diventare il peggior flop dell'anno, il quarto consecutivo nel 2025 dell'attrice.
Diversi grandi hotel sono stati accusati di fare offerte ingannevoli e fuorvianti su Booking L’authority inglese che si occupa di pubblicità ha scoperto che quelle convenientissime offerte non sono mai davvero così convenienti.
Gli scienziati hanno scoperto che il primo bacio sulla bocca è stato dato 21 milioni di anni fa E quindi non se l'è inventato l'homo sapiens ma un ominide, un antenato comune di uomini, scimpanzé, gorilla e orango, animali che infatti si baciano.
Non si capisce bene perché ma Nicki Minaj è andata alle Nazioni Unite a parlare dei cristiani perseguitati in Nigeria Sembra che a volerla lì sia stato Trump in persona, dopo che in più occasioni Minaj gli ha espresso pubblico supporto sui social.
La nuova tendenza nell’industria del beauty è vendere prodotti di bellezza anche a bambine di 3 anni Da anni si parla di Sephora Kids, ma adesso ci sono storie che riguardano bambine addirittura più piccole.
Il Ceo di Google ha detto che nessuna azienda si salverebbe dall’eventuale esplosione della bolla dell’intelligenza artificiale Sundar Pichai ha detto che la "corsa all'AI" è un tantino irrazionale e che bisogna fare attenzione: se la bolla scoppiasse, nemmeno Google uscirebbe indenne.
La cosa più discussa del prossimo Met Gala non è il tema scelto ma il fatto che lo finanzierà Jeff Bezos Il titolo e il tema del Met Gala di quest'anno è Costume Art, un'edizione realizzata anche grazie al generoso investimento di Bezos e consorte.

Le bambine iniziano a pensare di essere meno intelligenti dei maschi a sei anni

30 Gennaio 2017

Una ricerca pubblicata su Science ha avuto per oggetto 400 bambini americani di età compresa fra i cinque e i sette anni, e si è articolata attorno a due esperimenti: nel primo, i partecipanti hanno letto una storia su un personaggio «molto, molto intelligente» di cui non venivano specificate le generalità. Poi, messi di fronte a quattro fotografie – due raffiguranti uomini, due raffiguranti donne – hanno scelto di quale persona si parlava: i cinquenni, maschi e femmine, hanno indicato il loro genere di appartenenza nel 75% dei casi; le bambine di sei anni invece, diversamente dai loro coetanei di sesso maschile, si sono dimostrate leggermente più tendenti a scegliere le foto di individui del sesso opposto.

Montessori School

Nel secondo esperimento, i bambini sono stati messi di fronte a un nuovo gioco da tavolo. Per alcuni, il gioco è stato presentato come dedicato a «bambini molto intelligenti», mentre ad altri «per bambini che ce la mettono tutta». Le partecipanti di sei e sette anni hanno apprezzato la prima situazione quanto i bambini, ma molto meno dei maschi nel secondo caso. In altre parole, a quell’età le bambine sono già inconsciamente portate a sentirsi meno brillanti dei maschi. Questo perché – spiegano i ricercatori delle università di Princeton, New York e Illinois che hanno condotto la ricerca – soffrono dei condizionamenti mediatici, e di quelli risultanti dal rapporto con insegnanti e compagni di scuola: il genio è ancora considerato una prerogativa maschile.

Il professor Andrei Cimpian, uno dei ricercatori coinvolti, ha detto a Bbc: «È scoraggiante vedere che questi effetti emergono così presto. Quando li vedi nei bambini, ti rendi conto di quanto la strada è in salita». Anche perché, ammoniscono gli scienziati, questi condizionamenti possono dare il la ad effetti valanga, influendo negativamente su scelte scolastiche e carriere lavorative.

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