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I Talebani hanno fatto un assurdo video promozionale per invitare i turisti americani a fare le vacanze in Afghanistan Il video con la sua surreale ironia su ostaggi rapiti e kalashnikov, mira a proporre il paese come meta di un “turismo avventuroso”.
Justin Bieber ha pubblicato un nuovo album senza dire niente a nessuno Si intitola Swag e arriva, a sorpresa, quattro anni dopo il suo ultimo disco, anni segnati da scandali e momenti difficili.
Damon Albarn ha ammesso che la guerra del Britpop alla fine l’hanno vinta gli Oasis Il frontman dei Blur concede la vittoria agli storici rivali ai fratelli Gallagher nell’estate della loro reunion.
La nuova stagione di Scrubs si farà e ci sarà anche la reunion del cast originale Se ne parlava da tempo ma ora è ufficiale: nuova stagione in produzione, con il ritorno del trio di protagonisti.
La danzatrice del ventre è diventato un mestiere molto pericoloso da fare in Egitto Spesso finiscono agli arresti per incitazione al vizio: è successo già cinque volte negli ultimi due anni, l'ultima all'italiana Linda Martino.
Ferrero (e la Nutella) va così bene che starebbe per comprare la Kellog’s Per una cifra che si aggira attorno ai tre miliardi di dollari. Se l'affare dovesse andare in porto, Ferrero diventerebbe leader del settore negli Usa.
Il cofanetto dei migliori film di Ornella Muti curato da Sean Baker esiste davvero Il regista premio Oscar negli ultimi mesi ha lavorato all’edizione restaurata di quattro film con protagonista l’attrice italiana, di cui è grandissimo fan.
Nell’internet del futuro forse non dovremo neanche più cliccare perché farà tutto l’AI Le aziende tech specializzate in AI stanno lanciando nuovi browser che cambieranno il modo di navigare: al posto di cliccare, chatteremo.

Le ragazze di Girls potrebbero davvero permettersi quelle case a New York?

19 Aprile 2017

Il Washington Post ha pubblicato un’inchiesta interattiva molto divertente sulle ambientazioni delle serie tra le più famose della storia della televisione, unite da un comune denominatore: avere una trama che si svolge per la maggior parte, o unicamente, in un appartamento a New York. Dagli anni Cinquanta a oggi, la Grande mela ha ospitato dozzine di produzioni che hanno segnato epoche della tv, da Seinfeld a Girls. Ma quanti dei personaggi che le hanno rese immortali abitavano in case, come dire, realistiche?

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Ad esempio l’appartamento di Seinfeld, un bilocale dell’Upper West Side all’incrocio tra la Centoventinovesima e l’Ottantunesima strada, diventato col passare degli anni una meta di turismo e pellegrinaggi, era noto all’interno della storia per essere rent-controlled, ovvero ad affitto controllato. Secondo i calcoli del Post, un appartamento di quelle dimensioni e in quella zona, negli anni Novanta doveva costare sui 1.500 dollari al mese, per cui «sembra sospetto che Seinfeld pagasse solo un terzo del prezzo medio», cioè 400 dollari. Venendo a Friends, il Washington Post parla direttamente di «una dannata bugia»: il trilocale «incredibilmente spazioso» di Monica, Chandler e Phoebe viene presentato dalla trama come a equo canone e subaffittato dalla nonna di Monica, ma è dubbio che un gruppo di ventenni ancora lontani dalla propria affermazione professionale potesse permettersi una casa di quel genere nel West Village, che al tempo costava già 4.500 dollari al mese.

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In tempi più recenti, ovviamente c’è Girls, la serie di (e con) Lena Dunham. La casa con due stanze da letto di Hannah Horvath a Greenpoint, Brooklyn, richiede un affitto mensile mediamente compreso tra 2.200 e 3000 dollari. Essendo la protagonista della serie prima disoccupata e poi giornalista freelance, il Washington Post inserisce la sua abitazione sul quadrante del piano cartesiano denominato «Fantasy». Unbreakable Kimmy Schmidt, la serie comica Netflix con Ellie Kemper, invece è decisamente spostata verso la «Reality»: il tugurio nel seminterrato in cui vive Kimmy potrebbe costare una cifra attorno ai duemila dollari ogni mese, ma rispecchia le storie di tante accomodation di fortuna che gli abitanti di New York conoscono bene.

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