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15:27 martedì 26 agosto 2025
I (pochi) turisti stranieri in vacanza in Corea del Nord sono rimasti molto impressionati dalla falsa Ikea e dal falso Starbucks di Pyongyang In tutto e per tutto simili ai loro corrispettivi occidentali e capitalisti, e anche un tantino più cari.
Werner Herzog ha aperto un profilo Instagram e nel suo primo post c’è lui che fa una grigliata Nella caption del post si legge: «I am Werner Herzog. This shall be my Instagram».
Dobbiamo iniziare a prepararci al nuovo album degli Arctic Monkeys? Secondo diversi indizi e indiscrezioni raccolte dai fan, la band è già al lavoro. Anzi, sarebbe già a buon punto.
La Nasa smetterà di studiare la crisi climatica perché secondo il suo capo non è una questione che la riguarda Sean Duffy ha detto che la Nasa deve dedicarsi solo all'esplorazione spaziale, non «a tutte queste scienze terrestri».
In autunno uscirà il memoir postumo di Virginia Giuffre, una delle principali accusatrici di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl, Giuffre lo avrebbe completato pochi giorni prima di suicidarsi, il 25 aprile scorso.
L’equivalente irlandese di Trenitalia ha introdotto una pesante multa per chi ascolta musica o guarda video senza cuffie sul treno Ireland’s Iarnród Éireann (Irish Rail) ha avvertito i suoi passeggeri: da adesso in poi, chi non tiene le cuffie e il volume basso, pagherà 100 euro di multa.
La Mostra del cinema di Venezia non è ancora iniziata e c’è già una prima polemica Ad accenderla è stata la lettera aperta di Venice4Palestine, firmata da decine di artisti italiani e stranieri, in cui si chiede alla Biennale di esprimersi a sostegno di Gaza e contro Israele.
Daniel Day-Lewis non recita più ma ha fatto un’eccezione per il film d’esordio di suo figlio  Sono passati otto anni dalla sua ultima volta, ha interrotto il pensionamento per fare il protagonista nell'opera prima del figlio Ronan.

Secondo un’economista dovremmo privatizzare la Luna per sconfiggere la povertà sulla Terra

18 Febbraio 2022

Il think tank Adam Smith Institute ha recentemente pubblicato un paper dal suggestivo titolo “Space Invaders: Property Rights on the Moon”, firmato dall’economista Rebecca Lowe. Al centro di questo paper c’è una proposta, un’iniziativa che, se adottata, secondo Lowe potrebbe aiutare il pianeta Terra nella lotta contro la povertà e nella ricerca della felicità. La proposta è: privatizzare la Luna, dividerla in tanti appezzamenti di terreno da distribuire (non si da chi, non si sa come, non si quando, non si sa soprattutto perché) tra le varie nazioni della Terra, alle quali spetterebbe poi la decisione di cosa farne. Secondo Lowe, infatti, è arrivato il momento di superare quel ferrovecchio del Trattato sullo spazio extra-atmosferico, l’accordo sottoscritto dalle Nazioni Unite nel 1967 che impedisce a chicchessia di accampare diritti di proprietà sullo spazio aperto.

L’idea di Lowe è di fare con la Luna una cosa simile a quella fatta con l’Africa nel 1884, l’anno in cui alla Conferenza di Berlino si decise di dividere il continente tra le varie potenze europee. Una volta deciso come spartirsi il nostro amato satellite, starebbe a ogni nazione decidere che fare della neo-acquisita proprietà: assegnarla seguendo logiche di mercato o decisioni governative, farci degli appartamenti di lusso o case popolari, Lowe lascia ampio margine di manovra agli Stati. L’unica cosa di cui Lowe è sicura è che il trattato del 1967 è ormai superato dai tempi: con tutti questi miliardari e le loro passeggiate suborbitali non ha più senso rimanere attaccati a decisioni prese prima che esistessero l’alta velocità ferroviaria e i voli low cost.

La proposta di Lowe è stata accolta con un certo scetticismo, per usare un eufemismo. In particolare, non ha incontrato grandissimo consenso presso la comunità scientifica la tesi, sostenuta nel paper, secondo la quale una privatizzazione della Luna aiuterebbe a risolvere il problema delle disuguaglianze e e della povertà qui sulla Terra. L’unico apparentemente convinto della tesi di Lowe è Daniel Pryor, il presidente dell’Adam Smith Institute (e ci mancherebbe non fosse convinto almeno lui che il paper lo ha pubblicato, viene da dire): «I diritti di proprietà giocano un ruolo fondamentale nell’innalzamento degli standard di qualità della vita, nell’incentivare l’innovazione e nel proteggere la dignità umana qui sulla Terra», ha detto il presidente. Cosa c’entri tutto questo con la Luna, però, ancora non è chiaro.

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