Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.
La città dov’è ambientato Il buio oltre la siepe ha eletto il suo primo sindaco nero
Charles Andrew è cresciuto a Monroeville, una città dell’Alabama che oggi conta meno di 6000 residenti. La sua prima volta al cinema se la ricorda bene: lo portarono a vedere l’adattamento di Il buio oltre la siepe (1962, diretto da Robert Mulligan) nel teatro separato della città: i neri da una parte, i bianchi dall’altra: un unico schermo davanti a loro. «Non mi colpì il fatto che fossimo seduti nella sezione nera del teatro», ricorda Andrew in un’intervista ripresa da Literary Hub, «essendo un bambino all’epoca, ed essendo la prima volta che andavo al cinema, ero sbalordito in generale».
La città immaginaria di Maycomb, che il libro del 1960 di Haper Lee e il film descrivono negli anni successivi alla Depressione, quando erano in vigore le leggi di segregazione razziale di Kim Crow, era basata proprio su Monroeville, la città in cui Harper Lee è nata, il 28 aprile del 1926, ed è morta, il 19 febbraio 2016. La trama del romanzo che nel 1961 vinse il premio Pulitzer per la narrativa, si basava invece sul caso degli Scottsboro Boys, un gruppo di adolescenti afroamericani accusati ingiustamente di stupro. Una storia vera di ingiustizia e di violenza selezionata tra tantissime storie simili. Ma sono molte anche le storie di riscatto e di successo, ed è importante raccontarle. La scorsa settimana, Charles Andrew, il ragazzino che vide Il buio oltre la siepe in un teatro in cui neri e bianchi stavano separati, e che oggi è un uomo con una carriera nel settore della sicurezza pubblica e delle forze dell’ordine, ha sconfitto il sindaco in carica ed è diventato il primo sindaco afroamericano nella storia di Monroeville, la città di Harper Lee. Il suo mandato inizierà il 2 novembre. Tre giorni fa ha pubblicato un videomessaggio per ringraziare i suoi elettori.

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