Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán
«Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.

«Il Municipio di Budapest organizzerà la marcia del Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto.», ha scritto lapidario sul suo profilo Facebook Gergely Karácsony, sindaco della città, aprendo un nuovo capitolo del suo lunghissimo scontro sull’evento con il premier Viktor Orbán.
Dopo il varo di una legge voluta da Orbán che vieta la “promozione” delle relazioni tra persone dello stesso sesso ai minori di 18 anni, da mesi il governo ungherese sta cercando di bloccare ogni manifestazione della comunità Lgbtq+. Intervistato dal Guardian, Karácsony assicura che il Pride si svolgerà regolarmente a fine mese, come previsto, grazie a un provvidenziale cavillo legislativo. La legge nazionale infatti non va a intaccare il patrocinio dei municipi alle manifestazioni, almeno al momento.
Rieletto per un secondo mandato la scorsa estate, liberale e sostenitore dell’Ucraina nella guerra contro la Russia, il sindaco di Budapest ha assicurato che se la situazione dovesse cambiare s’inventerà qualcos’altro pur di non far saltare la manifestazione. A dare man forte al primo cittadino e ai manifestanti che sfideranno l’omofobo governo nazionale ci sarà anche una folta delegazione di politici da tutta Europa. Questo per scongiurare, almeno nelle intenzioni, il pugno duro da parte della polizia o eventuali reazioni di Orbán, che sta facendo di tutto per silenziare la comunità queer ungherese.