Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Le carte Pokémon più care di sempre erano false
Era pronto a pagarla 375 mila dollari. Ma quando Chris Camillo ha aperto la scatolina sigillata in diretta sul canale “Dumb Money” di Youtube, quella che avrebbe dovuto contenere rarissime carte dei Pokémon, si è accorto che erano tutte false. Aveva deciso di acquistarle dopo aver visto esplodere il mercato di carte Pokémon collezionabili, pensando potesse essere una seria e nuova opportunità di guadagno a lungo termine. Sarebbe potuto diventare l’acquisto di un box di carte Pokémon più caro di sempre, visto che il record è detenuto da un box venduto a 198 mila dollari.
Come racconta il Guardian che l’ha intervistato, a fomentarlo erano stati gli acquisti da parte di celebrità e influencer, alcuni dei quali hanno persino speso oltre 226.000 dollari solo per una singola carta, un “Charizard” in condizioni perfette, del 1999. Così Camillo ha contattato tre venditori, guidati da Jake Greenbaum, un “imprenditore blockchain” che si auto definisce un “consulente Pokémon personale”. I tre avevano recuperato la scatolina, che avrebbe dovuto contenere 36 buste sigillate per un totale di 396 carte, da una terza persona senza nome che a quanto pare sarebbe scappata a Dallas, in Texas, senza lasciare alcun tipo di recapito. A Camillo i tre venditori, pensando che il contenuto della scatola fosse quello per cui avevano pagato, avevano chiesto di essere pagati in contanti, tanto che il nuovo acquirente si è presentato nella loro trasmissione YouTube con una valigetta piena di banconote da 100 dollari. Si è seduto al tavolo durante la diretta: l’idea era di controllare il contenuto, consegnare i soldi ai tre, e rivendere le carte magari l’anno prossimo.
Ma all’apertura della scatola tutti hanno smesso di respirare: il pacchetto conteneva alcune card comunissime, danneggiate, trovabili ovunque. «Quello non è un pacchetto della prima edizione», si sente dire nel video. «E guarda questo, sono tutte piegate», «questo è un problema», ha detto Greenbaum prima di provare a contattare il venditore originale, «questo è un grossissimo cazzo di problema».
Quando il Guardian ha raggiunto Camillo poco dopo la fine della trasmissione, il ragazzo ha detto di non essere particolarmente preoccupato, considerando che i tre venditori non hanno ovviamente tenuto la somma. «Ma gli esperti di collezionismo dicono che succede spesso, ed è una prova dei rischi associati all’aumento vertiginoso del valore delle carte Pokémon», ha spiegato, in particolare quando gli oggetti più costosi sul mercato, ovvero le scatole della prima edizione, vengono venduti sempre sigillati, senza essere aperti.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.