Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.
C’è un pc che è in grado di partecipare a un dibattito anche se non sa cosa sta dicendo
L’ha raccontato Technology Review. Durante un evento a San Francisco, un programma di intelligenza artificiale chiamato Project Debater si è dimostrato in grado di sostenere un dibattito in diretta, argomentando la tesi che l’esplorazione dello spazio meriterebbe maggiori finanziamenti. Non solo: quando un essere umano si è dimostrato contrario alla sua posizione, il programma è stato addirittura capace di controbattere.
Ovviamente Project Debater non capisce davvero di cosa sta parlando e non ha certo la possibilità di formulare una sua personale opinione: semplicemente combina elementi dalle discussioni precedenti e informazioni pescate da Wikipedia. Interrogato sull’utilità pratica del suo Debater, il ricercatore che ha sviluppato il progetto, Ranit Aharonov, ha risposto che, ad esempio, potrebbe aiutare le persone a prendere decisioni difficili, proponendo in modo rapido e preciso una serie di pro e di contro. Kristian Hammond, professore alla Northwestern University e fondatore di Narrative Sciences, una società che genera automaticamente notizie e report a partire da altri contenuti, conferma l’utilità di questo tipo di tecnologia.
Etsy Witches, witchtok, gli antri su Instagram e le fattucchiere di Facebook. Per quanto maldestre e talvolta in malafede, le streghe online ci dicono come sta cambiando il nostro rapporto con internet e con la realtà.
Il caso SocialMediaGirls scoppiato in seguito alla denuncia della giornalista Francesca Barra è solo l'ultimo di una ormai lunga serie di scandali simili. Tutti prova del fatto che se non regolamentata, la tecnologia può solo fare danni.