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20:53 domenica 15 giugno 2025
Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.
Ai Grammy dal 2026 si premierà anche l’album con la migliore copertina È una delle tante novità annunciate dalla Record Academy per la cerimonia dell'anno prossimo, che si terrà l'1 febbraio.
Ronja, la prima e unica serie animata dello Studio Ghibli, verrà trasmessa dalla Rai Ispirata dall’omonimo romanzo dell’autrice di Pippi Calzelunghe, è stata diretta dal figlio di Hayao Miyazaki, Goro. 
Ogni volta che scoppia un conflitto con l’Iran, viene preso come ufficiale un account dell’esercito iraniano che però non è ufficiale Si chiama Iran Military, ha più di 600 mila follower ma non ha nulla a che fare con le forze armate iraniane.
L’unico sopravvissuto al disastro aereo in India non ha idea di come sia riuscito a salvarsi Dopo l’impatto, Vishwash Kumar Ramesh ha ripreso i sensi in mezzo alle macerie: i soccorritori l’hanno trovato mentre cercava il fratello.
L’Egitto sta espellendo tutti gli attivisti arrivati al Cairo per unirsi alla Marcia mondiale per Gaza I fermati e gli espulsi sono già più di un centinaio e tra loro ci sono anche diversi italiani.
Per ricordare Brian Wilson, Vulture ha pubblicato un estratto del suo bellissimo memoir Si intitola I Am Brian Wilson ed è uscito nel 2016. In Italia, purtroppo, è ancora inedito.

Partorirai con dolore

Labor video. Ovvero sbattere il travaglio su YouTube come se fosse un traguardo esistenziale

31 Ottobre 2011

Stanotte è Halloween. Vi immagino mentre state dando gli ultimi ritocchi al vostro costume da infermiera sexy o da angelo sexy o da Grande Cocomero sexy e vi chiedete se a qualcuno sarà venuta la stessa idea. E immagino questo perché – abbiate la compiacenza di credermi – ancora non sapete cosa sia l’orrore.

Come sempre, sono qui apposta. Seguitemi.

Sul fenomeno dei pregnancy test result videos è già stato scritto: in breve, su YouTube esistono mucchi e mucchi di donne che filmano la loro attesa di scoprire se il bastoncino di plastica segnerà “più” o “meno”, o che le linee azzurre diventino due, a seconda, e quando ottengono un risultato positivo strillano EHI DIO SCENDI UN PO’ GIU’ BATTIMI IL CINQUE BOOM. (A volte filmano solo il bastoncino.) Io non faccio parte del pubblico ideale per queste cose, perché ogni volta che ho tenuto in mano un test di gravidanza, mio o altrui, il pensiero dominante era “speriamo che piova”. Però è ovvio che se tu donna ti metti a filmare il tuo test di gravidanza, tu donna stai cercando e pregando di restare incinta. (E se io volessi lasciarti un commento scriverei… congratulazioniBuon per te? Avete capito, dai.) E comunque è facile guardarsi dieci video di fila, perché dopo i primi due scatta il fascino della ripetizione, e l’effetto sta a metà tra la macchia ostinata che sparisce nello spot di un detersivo e la faccia stravolta del concorrente di OK il prezzo è giustonell’attimo prima che la ruota si fermi sul 100. (I-va, I-va, I-va.)

Se il test di gravidanza è un inizio, il labor videodovrebbe essere il penultimo capitolo: una sbirciatina al travaglio del parto, quando le contrazioni sono già iniziate, ma primavche la futura madre assuma la posizione. E infatti è così. Il tipico labor videodura uno o due minuti, quanto basta perché l’orrore trionfi. Quello che al momento risulta più visto (“Me, in labor with Phoenix”) mostra babbo mamma a casa loro – lei in pigiama ma con le acque già rotte, lui fuori campo – che si bullano di aver scelto il parto “naturale”, senza antidolorifici o epidurali di sorta, e si rivolgono al nascituro dicendo “lo facciamo per il tuo bene, no drugsno el drogo”. (800.000 visite e passa, questo. Vi odio tutti.) Poi, siccome i sequel devono alzare il tiro, e dove vai senza una manica di fresh and inventive kills, scusa, il formato generale si assesta su un’altra linea: uomo dietro alla videocamera, donna sdraiata sul letto d’ospedale con il pancione in evidenza che urla e piange dal dolore. Sono tutti così. Ce ne sono migliaia. Tutti con commenti del tipo “oh, povera cara, dev’essere stato atroce”; tutti con titoli come “Me in lots of pain and getting ready to push!”o “Craziest pain I’ve ever felt”. (L’ultimo spicca per la papponeria del futuro padre, che insiste nel voler filmare nonostante la madre nasconda il viso tra i cuscini e sia pronta alla MORTE.)

Di fronte a una cosa simile, la reazione può essere “alla faccia dell’oversharing”. Magari fosse tutto lì. Oversharingè aprire un blog fotografico per testimoniare ogni tuo cambio d’abito, oppure twittare “è da stamattina appena sveglia che penso a Ken Watanabe, ora siamo sposati”. Girare un labor video significa prendere la parte più faticosa di un processo durato nove mesi e sbatterla su YouTube come se fosse il momento chiave di tutta la tua vita, non solo della gravidanza. E questi non sono video “privati” che per una ragione o per l’altra sono diventati di pubblico dominio, né sono stati messi online perché la nonna paraplegica in Oceania non si sentisse tagliata fuori dal grande momento: sono video messi online per il pubblico, perché il pubblico in generalepossa votare da 1 a 10 la sopportazione della futura mamma. In questo sono gli eredi naturali degli haul videos, i filmati dove una persona mostra alla propria webcam quello che ha comprato durante un determinato periodo. Però il grosso pubblico degli haul videos è formato dallo stesso tipo di persona che poi si gira i suoi, di haul videos: guardo la canottierina che hai trovato al saldo di (X), ti faccio i complimenti, ti mostro cos’ho trovato io, sciacquare, ripetere. Mentre ilabor videospossono prendere piede soltanto in una cultura che trasforma una cosa assolutamente normalein un traguardo esistenziale di prima classe, e una contrazione uterina in un segno inequivocabile dell’essere state sfiorate dalla grazia di Dio.

Il primo che arriva e dice ma scusa in fondo la creatività nelle donne è legata al fatto che voi potete portare in grembo la vitalo faccio parlare con Jigsaw.

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