Una selezione delle cose che ci sono piaciute di più quest'anno, in televisione e al cinema.
Tra i 12 film nella shortlist dell’Oscar al Miglior film internazionale ce ne sono tre che parlano di Palestina
È invece rimasto fuori dalla lista Familia: il film di Francesco Costabile, purtroppo, non ha passato neanche la prima selezione dell’Academy.
L’Academy ha pubblicato la shortlist dei film in corsa per una candidatura al premio per il Miglior film internazionale ai prossimi Oscar, insieme a quelle di altre 11 categorie “tecniche”. Si tratta di una prima selezione ufficiale composta da 12 film, da cui poi verranno scelti i cinque finalisti. Tra i 92 candidati proposti dalle Accademie del cinema dei Paesi di tutto il mondo, quest’anno l’Academy ha inserito nella shortlist ben tre opere legate alla Palestina. Non ce l’ha fatta invece Familia di Francesco Costabile, la proposta italiana per l’Oscar al Miglior film internazionale.
I tre film sulla Palestina inclusi nella lista sono Palestine 36, The Voice of Hind Rajab e Tutto quello che resta di te. Palestine 36 è il candidato palestinese, un dramma storico ambientato durante la rivolta araba contro il mandato britannico nel 1936, raccontata attraverso la prospettiva di più personaggi. The Voice of Hind Rajab è invece il candidato tunisino, uno dei film più discussi e apprezzati dell’ultima Mostra del cinema di Venezia. Tutto quello che resta di te, candidato giordano, ripercorre i traumi e le rinunce di una famiglia palestinese, segnata in ogni generazione dalla convivenza forzata con lo Stato di Israele.
Per arrivare alla cinquina finale, questi titoli dovranno confrontarsi con i film considerati favoriti alla vittoria, tra cui spiccano il norvegese Sentimental Value di Joachim Trier e l’iraniano Un semplice incidente di Jafar Panahi, entrambi molto apprezzati nel circuito dei festival internazionali. Sapremo chi saranno i candidati il 22 gennaio 2026, quando verranno annunciate le nomination di tutte le categorie.
Il film di Albert Serra sul torero peruviano Andrés Roca Rey porta il documentario in un territorio inesplorato e violento, persino ostile allo spettatore. Ed è proprio questo a renderlo una delle opere fondamentali della storia recente del cinema.