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12:16 mercoledì 2 luglio 2025
Le prime immagini della serie di Neuromante le ha fatte vedere William Gibson L’autore del romanzo ha condiviso su X una breve clip del set del bar Chatsubo, ricostruito dalla produzione.
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.
Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.

L’articolo del 1853 che raccontava la storia di 12 anni schiavo

04 Marzo 2014

12 Anni Schiavo, il film diretto da Steve McQueen che ha vinto tre Oscar (miglior film, migliore sceneggiatura non originale, migliore attrice non protagonista), è ispirato a una storia vera. Solomon Northup (1808 – 1863), nato a New York da uno schiavo liberato, era stato catturato, drogato e venduto illegalmente come schiavo. Ha lavorato per 12 anni in diverse piantagioni della Louisiana, prima che la sua famiglia riuscisse a recuperare i contatti e a ottenere la sua liberazione, anche grazie all’intervento del governatore di New York Washington Hunt. Dall’autobiografia di Northup, intitolata Twelve Years a Slave, sono stati tratti una miniserie della Pbs, oltre che il film di McQueen.

Qualcuno, inoltre, s’è accorto che un articolo che raccontava la sua storia è facilmente consultabile sugli archivi online del New York Times. Si tratta di un articolo non firmato e intitolato “The Kidnapping Case. Narrative of the Seizure and Recovery of Solomon Northup. Interesting Disclosures” pubblicato il 20 gennaio 1853.

L’articolo non firmato ripercorre nel dettaglio le vicende dell’uomo, facendo notare come il suo primo “padrone”, che aveva perfettamente chiaro che Northup fosse un uomo libero e che dunque non aveva alcun diritto legale a venderlo come schiavo, lo avesse minacciato di ucciderlo se avesse rivelato la sua vera identità ad anima viva. Emerge anche la frustrazione dell’uomo, che in un primo momento riesce a contattare la famiglia, ma senza risultato, visto che non riescono a identificare il luogo esatto della sua detenzione.

Solo nell’agosto del 1852, e cioè a nove anni dal suo rapimento (avvenuto nel ’41) Solomon riesce a comunicare la sua posizione esatta a due ex vicini di casa. La lettera è riportata per intero nell’articolo: «Signori, è passato molto tempo dall’ultima volta che vi ho visti o ho avuto vostre notizie, né so se siete vivi, dunque è nell’incertezza che vi scrivo. Tuttavia la mia condizione mi impone di non esitare. Essendo nato libero, giusto al di là del fiume da voi, sono certo che voi mi conosciate. Ora mi trovo qui, schiavo. Vi chiedo di ottenere i documenti che provano la mia libertà e inoltrarmele a Markesville, La. Sinceramente vostro, Solomon Northup».

Potete leggere l’articolo integralmente a questo indirizzo. Qui un’immagine dell’originale:

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