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Il governo egiziano vuole trasformare le pendici del monte Sinai in un resort di lusso L'intenzione è di fare qui quello che è stato fatto a Sharm el-Sheikh, nonostante le proteste degli abitanti e della comunità internazionale.
Il matrimonio di Taylor Swift e Travis Kelce è già il simbolo delle “intelligence gap relationship” Le future nozze tra la cantante e l’atleta hanno scatenato il dibattito sulle coppie in cui c’è un forte divario intellettuale tra partner.
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Marco Bellocchio girerà un film su Sergio Marchionne Le riprese inizieranno nel 2026 e si svolgeranno in Italia, Stati Uniti e Canada, i tre Paesi della vita di Marchionne.
Il responsabile per la Salute della Florida ha detto che eliminerà tutte le vaccinazioni obbligatorie Non solo quelle legate al Covid ma anche quelle che riguardano le fasce più giovani, dal morbillo all’epatite B.

Abdulrazak Gurnah è il Premio Nobel per la letteratura 2021

07 Ottobre 2021

In tanti avevano scommesso su Annie Ernaux, altri speravano nell’improbabilissima vittoria di Michel Houellebecq, altri ancora puntavano su Margaret Atwood. E invece il vincitore del Premio Nobel per la letteratura del 2021è Abdulrazak Gurnah. Nato nel 1948 a Zanzibar, arrivato in Inghilterra come rifugiato alla fine degli anni Sessanta, Gurnah scrive in inglese e vive ancora nel Regno Unito. Tra i suoi romanzi più famosi ci sono Paradise (1994), selezionato sia per il Booker che per il Whitbread Prize, Desertion (2005) e By the Sea (2001), selezionato per il Booker e finalista per il Los Angeles Times Book Award. L’ultimo è Afterlives, uscito nel 2020. In Italia è stato pubblicato da Garzanti, che ha tradotto Paradiso, Il disertore e Sulla riva del mare. L’Accademia di Svezia ha spiegato di averlo premiato «per la sua intransigente e compassionevole capacità di comprensione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel Golfo tra culture e continenti».

Dal 1980 al 1982 Gurnah ha insegnato alla Bayero University Kano in Nigeria. Si è poi trasferito all’Università del Kent, dove ha conseguito il dottorato di ricerca. I suoi studi riguardano la scrittura postcoloniale e i discorsi associati al colonialismo, in particolare per quanto riguarda l’Africa, i Caraibi e l’India. Ha curato due volumi di Saggi sulla scrittura africana e pubblicato articoli su numerosi scrittori postcoloniali contemporanei, tra cui V. S. Naipaul, Salman Rushdie e Zoë Wicomb.

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