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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

I nuovi grattacieli di Manhattan e le loro ombre su Central Park

24 Marzo 2014

“One57” è un grattacielo progettato da Christian de Portzamparc in fase di completazione nel cuore di New York. Non è ovviamente il primo a comparire a Manhattan, anzi, ma la sua ombra è diventata il simbolo di una nuova protesta cittadina che mira a difendere Central Park, il noto parco nel cuore della city, che è parzialmente tenuto al buio dagli altissimi edifici che lo circondano.

Il problema è che “One57” alto “appena” 300 metri, eppure fa già il suo lavoro, e preoccupa molti cittadini perché nei prossimi anni altre strutture nasceranno nei pressi del parco, e molte fra queste saranno più alti di 300 metri. Il rischio è che l’ombra perpetua cali sul parco.

Per questo molti newyorchesi stanno protestando contro la costruzione di altri giganti. In un recente incontro pubblico organizzato dal Manhattan Community Board 5, il giornalista Warren St. John ha chiesto una moratoria sulla costruzione di grattacieli nella zona della città, attaccando «lo svilimento di una grandiosa risorsa pubblica usata da milioni di persone in favore di una piccola élite». Durante l’incontro, sono state mostrate anche le immagini che proponiamo in questa pagina (a sinistra come potrebbero essere nel futuro, a destra come sono oggi), che mostrano la possibile situazione futura della città. Gary Barnett, presidente e fondatore della Extell Development Company, una società interessata alle costruzioni in esame, ha invece ricordato quanto questo genere di progetti possano fare bene a una città.

La questione delle ombre su Central Park non è nuova ma le altezze-record dei nuovi progetti hanno riacceso la protesta, che negli anni Ottanta, spiega The Architect’s Newspaper, coinvolse anche Jaqueline Onassis Kennedy, vedova di JFK, che lottò contro la costruzione di una nuova torre, vincendo.

A fine serata, Peg Breen del New York Landmarks Conservancy, ha ricordato che la città non deve per forza inseguire le capitali asiatiche, che negli ultimi anni si sono verticalizzate: “Questa città offre molto spazio per la preservazione e la protezione degli spazi aperti e una nuova crescita. New York se lo merita, e noi dobbiamo pretenderlo”.

Immagini: la skyline di Manhattan con i nuovi palazzi in fase di progettazione o costruzione in arancione; le ombre della skyline su Central Park all’una e mezza di pomeriggio e alle quattro di pomeriggio. (via)

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