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Perché Muji non rivela i nomi dei designer con cui collabora

Se entrate da Muji, non vedrete nessuna firma né logo sulle etichette dei suoi prodotti. Mentre il resto del settore si lascia dominare dal branding, l’azienda di arredamento e abbigliamento giapponese si distingue per il suo stile minimale no-logo. Eppure, Muji ha ammesso che dietro i suoi prodotti ci sono spesso grandi designer. Infatti ha stretto varie collaborazioni, a patto che il nome dei creativi non venga in alcun modo esposto al cliente. Kei Suzuki, direttore di Ryohin Keikaku, la società che controlla il marchio Muji, ha spiegato le ragioni dietro a questa scelta: se il consumatore non legge il nome del designer, la sua attenzione si focalizza maggiormente sul prodotto.

È una motivazione molto semplice, come dire: un libro non si giudica dalla copertina. «Alcuni designer sono già troppi famosi: se vendessimo i prodotti con il loro nome, tutti li comprerebbero. Ma da Muji, non ci sono nomi… le persone giudicano solo il prodotto», ha detto Suzuki durante una conferenza ad HongKong, come riportato da DesignTaxi. Si tratta di una sorta di integrità che rispetta solo la forma degli oggetti, e che lascia al solo gusto del cliente, senza altra influenza che l’atmosfera dello store e il prezzo, la scelta dell’acquisto.

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