Hype ↓
12:21 venerdì 7 novembre 2025
Nel nuovo album di Rosalia c’è una canzone in italiano dedicata a San Francesco e Santa Chiara Si intitola "Mio Cristo Piange Diamanti", che lei definisce «la sua versione di un'aria», cantata in un perfetto italiano.
Si è scoperto che uno degli arrestati per il furto al Louvre è un microinfluencer specializzato in acrobazie sulla moto e consigli per mettere su muscoli Abdoulaye N, nome d'arte Doudou Cross Bitume, aveva un bel po' di follower, diversi precedenti penali e in curriculum anche un lavoro nella sicurezza del Centre Pompidou.
La Presidente del Messico Claudia Sheinbaum è stata molestata da un uomo in piazza, in pieno giorno e durante un evento pubblico Mentre parlava con delle cittadine a Città del Messico, Sheinbaum è stata aggredita da un uomo che ha provato a baciarla e le ha palpato il seno.
Una foto di Hideo Kojima e Zerocalcare al Lucca Comics ha scatenato una polemica internazionale tra Italia, Turchia e Giappone L'immagine, pubblicata e poi cancellata dai social di Kojima, ha fatto arrabbiare prima gli utenti turchi, poi quelli italiani, per motivi abbastanza assurdi.
Nella vittoria di Mamdani un ruolo importante lo hanno avuto anche i font e i colori della sua campagna elettorale Dal giallo taxi alle locandine alla Bollywood, il neo sindaco di New York ha fatto un uso del design diverso da quello che se ne fa di solito in politica.
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.

Il MoMa ha fatto una lista dei capi più importanti della moda

Le curatrici hanno selezionato 111 capi e accessori che hanno cambiato la storia dello stile del ventesimo e ventunesimo secolo.

02 Ottobre 2017

«Qual è lo stereotipo del sari? Quello a cui pensi quando chiudi gli occhi?», questa è la domanda che Paola Antonelli ha fatto agli autoctoni durante i suoi viaggi in India e in Bangladesh. Il suo obiettivo era ricercare l’essenza del sari, un’idea del capo praticamente platonica, astratta, e una volta compresa individuare la sua versione reale. Allo stesso modo Antonelli ha cercato altri capi e accessori iconici della nostra era e ne ha stilato una lista, creando così non soltanto una storia degli oggetti che per motivi culturali e sociali sono rimasti nella storia, ma delineando la stretta relazione che intercorre tra moda e funzionalità, estetica, politica, lavoro, identità, economia e tecnologia.

US-FASHION-MOMA EXHIBIT

Items: Is Fashion Modern? è una lista di 111 capi classici del Ventesimo e Ventunesimo secolo esposta dal 1 ottobre al MoMA di New York. Organizzata insieme a Michelle Millar Fisher, la mostra curata da Antonelli è la prima esposizione di moda al MoMA dal 1944, anno in cui fu realizzata quella che fino ad ora era  l’unica, e si intitolava Are Clothes Modern?, a cura dall’architetto e designer Bernard Rudofsky. Un aggancio col passato, dunque, a partire dal titolo, ma anche una proiezione verso il futuro: per la mostra le due curatrici hanno infatti proposto a una serie di designer, ingegneri e produttori di reinterpretare una serie di capi classici con materiali, approcci e tecniche sperimentali. Ma i protagonisti assoluti della mostra non sono i designer e gli stilisti, bensì gli oggetti stessi, dei quali viene ripercorsa la storia (il progetto, la creazione, la distribuzione): dai Levi’s 501 alla t-shirt bianca, dal little black dress alle Nike Air Force, dalla borsa Birkin al chiodo, dalle Doctor Martens alle Havaianas, ma anche elementi “senza marca”, dalle profonde radici culturali, come il sari, la collana di perle, la kefiah.

US-FASHION-MOMA EXHIBIT

Una mostra che, pur con i suoi limiti, riesce a delineare una storia e un’estetica del gusto collettivo, raggruppando con stile minimale i capi iconici che non invecchiano mai e a partire dai quali è sempre possibile sperimentare e inventare. Da adesso, tutte le volte che non sapremo bene come vestirci o ci ritroveremo ad avere dei dubbi sul nostro guardaroba ci basterà consultare il catalogo di questa mostra, una vera e propria bussola per orientarci nella storia della moda moderna, e selezionare un paio di capi iconici: è da lì che nasce lo stile.

Foto Getty
Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.