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Una modella australiana ha raccolto un milione di dollari regalando suoi nudi
Quasi duecento incendi, sei milioni di ettari di terreno andati distrutti e ventiquattro morti accertati: questo, in pochi numeri, il bilancio di quanto sta succedendo in Australia a partire dallo scorso settembre. Nell’ottica di contribuire alla gestione dell’emergenza, che tra le altre cose rappresenta un serio rischio per la sopravvivenza di alcune specie animali, la ventenne modella e sex worker Kaylen Ward ha ideato un modo “alternativo” per finanziare chi si sta direttamente occupando della crisi: inviare dei nudi a chiunque le provi di aver donato una cifra non inferiore a dieci dollari ad una delle organizzazioni umanitarie attive nel paese.
«Stavo vedendo tutti i post su Twitter a proposito degli incendi in Australia», ha detto Ward a BuzzFeed News, «e mi ha molto preoccupato che non ci fosse una copertura mediatica significativa, e anche il fatto che erano in pochi ad aver donato». Così, a partire da lunedì, la sua casella è stata letteralmente riempita di messaggi di persone che le garantivano di aver fatto la loro donazione, e che si aspettavano in cambio il nudo. Sono stati così tanti, ha spiegato, che Ward è stata costretta ad assumere un team di quattro persone perché si occupassero di gestire le richieste, verificare la soddisfazione del requisito e ovviamente inviare le foto promesse.
Il post è diventato virale su Twitter a partire da lunedì ed è stato retwittato oltre 80mila volte. Il successo della particolare raccolta fondi ne è stato la diretta conseguenza: Ward ha detto che l’ammontare complessivo delle donazioni è di oltre un milione di dollari, un risultato non indifferente se si considera che è stato raggiunto in meno di tre giorni. Ne è derivata ovviamente anche una certa popolarità, e la modella si è auto-proclamata la “filantropa dei nudi”. Tra le conseguenze negative di questa sua iniziativa c’è stato il disconoscimento da parte della famiglia, la rottura del rapporto con il ragazzo con cui usciva e il blocco del suo profilo Instagram, ma Ward non sembra essersene curata più di tanto: «Fuck it and save the koalas», l’ha riassunta così.

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