Hype ↓
05:19 martedì 4 novembre 2025
L’attore e regista Jesse Eisenberg ha detto che donerà un rene a un estraneo perché gli va e perché è giusto farlo Non c'è neanche da pensarci, ha detto, spiegando che a dicembre si sottoporrà all'intervento.
A Parigi c’è una mensa per aiutare gli studenti che hanno pochi soldi e pochi amici Si chiama La Cop1ne e propone esclusivamente cucina vegetariana, un menù costa 3 euro.
Il Premier australiano è stato accusato di antisemitismo per aver indossato una maglietta dei Joy Division Una deputata conservatrice l’ha attaccato sostenendo che l’iconica t-shirt con la copertina di Unknown Pleasures sia un simbolo antisemita.
Lo scorso ottobre è stato uno dei mesi con più flop al botteghino nella storia recente del cinema In particolare negli Stati Uniti: era dal 1997 che non si registrava un simile disastro.
La neo premio Nobel per la pace Maria Corina Machado ha detto che l’intervento militare è l’unico modo per mandare via Maduro La leader dell’opposizione venezuelana sembra così approvare l'iniziativa militare presa dall'amministrazione Trump.
Dopo il caso degli accoltellamenti sul treno, in Inghilterra vorrebbero installare nelle stazioni i metal detector come negli aeroporti Ma la ministra dei Trasporti Heidi Alexander ha già fatto sapere che la cosa renderà «un inferno» la vita dei passeggeri.
La Sagrada Família è diventata la chiesa più alta del mondo Il posizionamento di una parte della torre centrale sopra la navata ha portato l’altezza della chiesa a 162,91 metri superando i 161,53 della guglia della cattedrale di Ulm, in Germania
A giudicare dai nomi coinvolti, Hollywood punta molto sul film di Call of Duty Un veterano dei film bellici e lo showrunner del momento sono i due nomi chiamati a sdoganare definitivamente i videogiochi al cinema.

La storia dell’articolo del New Yorker definito come il migliore articolo mai scritto

07 Luglio 2020

Quando un nuovo numero del New Yorker (qui il nostro pezzo sul centenario della rivista) arrivò nelle edicole, il 6 agosto del 1946, la copertina presentava una scena da picnic generica, con persone che prendevano il sole, facevano escursioni, cavalcavano. Le prime pagine contenevano le solite pubblicità di calze e abbigliamento da donna, ma c’era qualcosa di diverso, e unico: l’intero numero era dedicato a una storia, lunga 68 pagine, scritta dal corrispondente di guerra e romanziere John Hersey. «Alle otto e un quarto del 6 agosto del 1945, nel momento in cui la bomba atomica balenò sopra Hiroshima, Miss Toshiko Sasaki, un impiegata, si era appena seduta al suo posto nell’ufficio dello stabilimento, voltandosi per parlare con la ragazza alla scrivania accanto». “Hiroshima”, questo il titolo, è stato definito da allora uno dei migliori articoli mai scritti. Literary Hub ne ha raccontato la storia.

John Hersey, a 31 anni, aveva già vinto un premio Pulitzer. Diversi mesi dopo che la prima bomba atomica fu lanciata su Hiroshima nell’agosto del 1945, aveva menzionato di aver scritto qualcosa al riguardo al suo editore newyorkese, William Shawn. Hersey, nato in Cina da missionari protestanti, dopo aver già coperto la guerra del Pacifico per alcune testate, immaginò un articolo che documentasse il potere della nuova bomba. Alla fine decise che si sarebbe concentrato su ciò che accadeva, non sugli edifici, ma sugli umani. In quel momento, poi, a quasi un anno di distanza, nessuno aveva ancora toccato l’argomento, né attraverso la scrittura, né con qualsiasi altro mezzo di informazione,

New Yorker, numero del 6 agosto 1946

Il suo articolo avrebbe dovuto partire dalla voce delle persone, raccontare i risvolti psicologici di un disastro terribile. Così, arrivato a Hiroshima nel maggio del 1946, intervistò diverse decine di sopravvissuti, prima di stabilire quei sei che avevano le storie più potenti: due medici, un prete cattolico, un ministro metodista e due donne lavoratrici. Hersey aveva assistito alla devastazione della guerra molte volte prima, ma Hiroshima era diversa: «Queste rovine erano state create da un’arma in un istante», scrisse. In un momento soltanto, sia all’esterno, che all’interno della vita. E se Hersey lo percepiva ancora nella città nove mesi dopo, come deve averlo vissuto la gente che era lì in quel momento? In una nota ai lettori, i redattori spiegarono di aver compiuto quella scelta convinti che «le persone devono conoscere cosa implichi distruggere una città, con una nuova arma, in così poco tempo». Tutte le copie vennero esaurite. Il sindaco di Princeton, nel New Jersey, chiese a tutti i residenti di leggerlo. Tutt’ora è considerato uno dei migliori articoli mai scritti.

Articoli Suggeriti
Social Media Manager

Leggi anche ↓
Social Media Manager

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.