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Michael Mann ha detto che sta già lavorando a un film sequel di Heat

21 Luglio 2022

Il 9 agosto uscirà il primo romanzo di Michael Mann, Heat 2: A Novel, sequel del film capolavoro del 1995. Ovviamente, da quando è uscita la notizia tutti si chiedono se e quando Mann deciderà di adattare il romanzo in un film. A quanto pare, il regista ha già deciso e ci sta già lavorando. Lo ha raccontato nell’ultimo episodio del WTF Podcast di Marc Maron: «Adesso questo è un libro, ma preso diventerà anche un film, un film piuttosto imponente», dice a un certo punto Mann rispondendo a una domanda di Maron. «Un film?», replica sorpreso Maron. «Oh, sì, certo», chiosa Mann. Ovviamente il regista non ha dato nessun altro dettaglio sul film, non ha nemmeno accennato al cast o a una data d’uscita, anche perché in questo momento è al lavoro sul film biopic Ferrari. Quindi, se davvero Heat 2, il film, si farà, toccherà aspettare un bel po’.

Anche perché, se il film sarà un adattamento del romanzo, non sarà una storia semplice da portare al cinema. Heat 2, il romanzo, dal punto di vista della struttura narrativa ricorda Il Padrino – Parte II: diverse linee temporali, alcune parti della storia ambientate nel passato rispetto agli eventi raccontati nel film del 1995, altre parti ambientate sette anni dopo la fine della “sfida” tra Vincent Hanna (Al Pacino) e Neil McCauley (Robert De Niro). Parlando proprio delle complessità narrative del romanzo, Maron ha chiesto a Mann se stesse già lavorando a una sceneggiatura per il film, domanda alla quale il regista ha risposto «sì, non ne posso parlare ma sì». Maron ha poi chiesto al regista come risolverà la questione del casting: per i pezzi di storia che sono ambientati nel passato la cosa si risolve abbastanza semplicemente scegliendo dei giovani attori che somiglino a De Niro e Pacino, ma per quelle che sono ambientate nei sette anni successivi al 1995 come si fa? Al Pacino ha 82 anni, il personaggio di De Niro è morto, Val Kilmer ha 62 anni e per lui è quasi impossibile recitare a causa di un cancro alla gola che – come visto in Top Gun: Maverick – gli impedisce di parlare. Anche in questo caso, però, Mann si è dimostrato molto tranquillo. Secondo lui, ci sono «molti modi» in cui raccontare il futuro dei protagonisti di Heat. «Ho sempre voluto esplorare il passato di queste persone. E poi, è bello cercare un modo di trasformare il passato nel presente, che in questo caso è l’anno 2002, sette anni dopo gli eventi del film». Qui sotto trovate l’episodio del podcast di Marc Maron con l’intervista a Michael Mann.

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