Amatissimo negli Usa, candidato a 13 Emmy, il medical Hbo che arriverà su Sky e Now settembre è un ritorno, molto apprezzato, alla serialità vecchio stile.
La vedova del creatore di ER vuole portare i produttori di The Pitt in tribunale per aver copiato ER
Sherri Crichton, moglie di Michael, sarebbe pronta a far causa al medical drama Hbo, fresco vincitore agli Emmy come Miglior serie drammatica.

Sherri Crichton, vedova del celebre scrittore Michael Crichton, non è proprio una fan di The Pitt, nonostante la sua influenza sia stata determinante nella creazione dello show uscito trionfatore dagli Emmy come Miglior serie drammatica dell’anno.
Le acredini tra Sherri e il duo formato dal protagonista Noah Wyle e il produttore John Wells risalgono al 2022, quando i due contattarono la vedova a capo della fondazione che si occupa dei diritti sull’opera di Crichton. L’idea era quella di realizzare un sequel della fortunatissima serie ER, hit medical degli anni ’90 basata su un soggetto di Crichton e ispirata alla sua esperienza da studente di medicina in un pronto soccorso statunitense. Il pitch vedeva il ritorno dell’amato medico John Carter, interpretato negli anni ’90 proprio da Wyle. A molti anni dalla fine della serie, Carter sarebbe tornato in corsia per sottolineare quando la situazione sanitaria e gli standard di cura dei malati siano cambiati, nel bene e nel male, negli ultimi trent’anni.
Al secco rifiuto della vedova di tornare a utilizzare i personaggi di ER, Wyle e Wells si sono messi all’opera per scrivere un nuovo show da zero. Incentrato sulle difficoltà del sistema sanitario e caratterizzato da un approccio molto realistico, quasi documentaristico, The Pitt è una serie che seduce il pubblico con un cast corale di personaggi del tutto inediti, laddove il primo progetto prevedeva di ripescare molti personaggi dal cast e dalla trama già esistente. A Hbo e Warner Bros l’idea è piaciuta così tanto da dare il via al progetto, anche senza la spinta del legame con una serie così celebre. Un azzardo che si è rilevato vincente. Il resto è la storia di un successo fatto di record di ascolti e ulteriormente amplificato dalle nomination e dalle statuette vinte dal titolo agli Emmy. A trionfare è stato anche lo stesso Wyle, che mai era arrivato alla vittoria con il personaggio di Carter a fronte di ben cinque nomination di fila negli anni di ER.
Un trionfo per tutti, tranne che per Sherri Crichton, ora intenzionata a fare causa alla produzione. A suo dire, quello operato da Wells e Wyle sarebbe un mero rebranding del soggetto che le era stato presentato. Accusa a cui già mesi fa produttore e attore avevano replicato come The Pitt sia un’opera del tutto inedita, che non ripesca Carter e altri personaggi di ER. A loro dire le somiglianze con l’idea presentata alla fondazione Crichton risiederebbero nel fatto che i due progetti sono ambientati nello stesso ambito. Noah Wyle si è detto particolarmente addolorato da questa svolta legale, perché lo scopo principale di The Pitt è quello di evidenziare le criticità di una professione tanto essenziale quanto minaccia come quella dei medici di primo soccorso. Lui e Wells vivono The Pitt come una sorta di missione informativa, che va oltre il mero intrattenimento e vorrebbero che questa “eredità spirituale” dello show non venisse minata da eventuali azioni legali.

Vincitore del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del cinema Venezia, il nuovo film di Rosi, appena arrivato nelle sale, riesce dove tanti in questi anni hanno provato e fallito: raccontare Napoli in modo diverso.