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02:03 lunedì 4 agosto 2025
Il nuovo regolamento per la tutela dei minori online in Regno Unito ha bloccato i post sulla guerra in Ucraina e Gaza Sono stati tra i primi contenuti online a essere oscurati dalle nuove regolamentazioni inglesi, prima di pornografia e video violenti.
L’assessore ai grandi eventi del comune di Roma sta facendo di tutto per portare gli Oasis in città Anche se al momento la reunion dei fratelli Gallagher non prevede l'Italia, Roma si è già fatta avanti con insistenza. 
La campagna pubblicitaria di Sydney Sweeney per American Eagle è sempre più un caso politico Dopo le polemiche sullo slogan scelto per accompagnare le foto a difendere l’attrice è intervenuta anche la Casa Bianca.
È morto Robert Wilson, il regista che inventò l’opera teatrale totale Con spettacoli come Einstein on the Beach portò musica, videoinstallazioni e l’interdisciplinarietà a teatro, modernizzandone il linguaggio.
Dopo otto anni di studio non stop, la Lofi Girl si è finalmente diplomata Il volto dell’amatissimo canale YouTube ha mostrato il diploma su TikTok, dopo aver tenuto compagnia a milioni di studenti e lavoratori.
In Nepal oltre il 70 per cento delle auto vendute è elettrico In soli cinque anni il tasso di auto elettriche in circolazione nel paese ha raggiunto quello di Norvegia e Singapore. 
Hollywood sembra intenzionata a dare un sequel a tutte le commedie romantiche degli ultimi trent’anni Mentre si gira "Il diavolo veste Prada 2" sono stati annunciati i ritorni di "Il matrimonio del mio migliore amico" e "Sognando Beckham".
A Newton, in Massachusetts, i residenti stanno protestando perché è stata rimossa la bandiera italiana dipinta su una strada La linea tricolore era un simbolo storico: la sindaca ha difeso la scelta parlando di esigenze di sicurezza stradale.

Non si hanno più notizie della giornalista russa che ha protestato contro la guerra in diretta tv

15 Marzo 2022

***Aggiornameno del ore 15 del 15 marzo 2022: Nel primo pomeriggio sui social media è cominciata a girare molto la foto della giornalista Marina Ovsyannikova in compagnia dell’avvocato specializzato in diritti umani Anton Gashinsky. Il giornalista Kevin Rothrock, tra i primi a rilanciare la foto sul suo profilo Twitter, ha scritto che in questo momento Ovsyannikova sarebbe in un’aula di tribunale, probabilmente in attesa di sapere quali accuse le saranno rivolte dopo la sua protesta in diretta televisiva.

In queste ore sui social stanno girando moltissimo le immagini di Marina Ovsyannikova, la giornalista di Pervyj Kanal (Canale Uno, un emittente russa di proprietà dello Stato) che in diretta tv, durante un’edizione del telegiornale, ha inscenato una protesta contro Vladimir Putin, contro la guerra in Ucraina e contro l’asservimento dei media russi al Presidente. Mentre la sua collega cercava di proseguire con il telegiornale, Ovsyannikova urlava e teneva in mano un cartello con sopra scritto, in inglese, «Stop the war.». Subito sotto questa frase, in russo, si leggeva «Non credete alla propaganda. Vi stanno mentendo», un messaggio firmato, di nuovo in inglese, a nome dei «russi contro la guerra». In Russia, non si era mai vista prima una protesta del genere da parte di una dipendente dei media controllati dallo Stato.

Dopo diversi secondi in cui la protesta di Ovsyannikova è stata ben visibile, Pervyj Kanal ha interrotto la diretta e ha cominciato a trasmettere programmazione registrata. Stando a quanto rivelato da OVD-Info, un’associazione per i diritti umani con la quale la Ovsyannikova collabora, la donna è stata arrestata subito dopo e condotta in una stazione della polizia di Mosca. Da quel momento, di Ovsyannikova non ci sono state più notizie. Sono passate ormai sedici ore dall’arresto. Come riportato dal Guardian, la donna potrebbe essere incriminata per aver violato la nuova legge russa contro le fake news, norma che di fatto punisce chiunque racconti la guerra in Ucraina per quel che è, smentendo la propaganda governativa che ancora oggi continua a definire il conflitto come una «operazione militare speciale». Ovsyannikova rischia dunque fino a quindici anni di carcere. Ma, secondo una fonte interna alla polizia russa, la giornalista potrebbe essere accusata anche di aver “incitato alla rivolta”. In un comunicato diffuso per commentare l’accaduto, Pervyj Kanal ha detto che «si è verificato un incidente in cui una donna sconosciuta è riuscita a farsi inquadrare dalle nostre telecamere. Stiamo conducendo un’indagine interna all’azienda».

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