Abbiamo incontrato il duo francese a Lido di Camaiore, al festival La Prima Estate, e con loro abbiamo parlato (ovviamente) di Moon Safari, di French Touch, di colonne sonore e dei Beatles.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco
La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.

«Lo faremo anche noi. Amo la Germania, sapete quanto io sia europeista. Ma non prendiamo lezioni da nessuno. La musica elettronica l’abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch». Con queste parole Macron ha annunciato l’intenzione di aggiungere la musica elettronica francese, il French Touch, al patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
Macron parla della Germania perché lì si è già fatta una cosa simile: nel 2023, infatti, la techno berlinese è entrata a far parte del patrimonio culturale immateriale del Paese. Ma la stessa cosa è successa anche per la musica suonata con l’arpa gaelica, per il reggae giamaicano e per la rumba cubana.
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L’intervista in cui Macron ha dato l’annuncio è andata in onda alla radio, stazione Fréquence Gaie. Qui Macron ha anche spiegato perché si aspetta che l’iniziativa vada a buon fine: perché la Francia l’ha già fatto con altri patrimoni culturali immateriali. Siccome viviamo nell’epoca dei foodie, nel 2022 si parlò molto dell’inserimento in questa lista della baguette. Lista in cui rientrano anche, però, i profumi di Grasse, la musica (ancora una volta la musica) gwoka della Guadalupe e i canti maloya dell’Isola della Riunione. E, speriamo a breve, anche i Daft Punk ed Étienne de Crécy e gli Air e i Cassius e i Phoenix e qualunque sia la vostra band, il vostro musicista French Touch preferito.