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16:54 lunedì 23 giugno 2025
La nuova arma di propaganda preferita dell’Iran sono i Lego In particolare, cartoni animati che riprendono l'estetica Lego in cui si racconta che Netanyahu e Trump sono amici del diavolo.
Elio è il peggior esordio al botteghino nella storia della Pixar Il film ha incassato appena 21 milioni di dollari negli Usa e in Italia è rimasto sotto il milione di euro: nessuno prevedeva andasse così male.
Chi sono i Mind Enterprises, il duo italo disco diventato virale grazie a un video davvero molto italo disco Tra parodia e nostalgia, Secco (Andrea Tirone) e Baffone (Roberto Conigliaro) hanno guadagnato migliaia di nuovi follower in poche ore.
È morto Arnaldo Pomodoro, lo scultore che conoscevamo tutti Oggi, 23 giugno, avrebbe compiuto 99 anni.
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.

Il Museo del Louvre in sciopero per i troppi turisti

29 Maggio 2019

Per visitare la Gioconda oggi bisognava aspettare più del solito. Il Louvre ha aperto in ritardo, infatti, come annunciato sui social con un tweet. Ma la notizia è un’altra: lunedì 29 maggio il museo parigino, uno dei più famosi al mondo, era chiuso per lo sciopero improvviso indetto dai sindacati. I lavoratori sono «soffocati», scrive Art Newspaper, dai troppi visitatori sempre più irritati dalle lunghe file. Erano oltre 10 milioni lo scorso anno, un 20% in più del 2009. E sono destinati ad aumentare.

L’incontro di oggi ha riguardato sia i lavoratori della reception che lo staff della sicurezza del museo, si legge nel post. C’è un problema anche di gestione dei rischi, secondo i sindacati che denunciano sia il «peggioramento senza precedenti delle condizioni di lavoro e dei visitatori», che l’incapacità dei vertici di prevedere la situazione. E chiedono nuove assunzioni.

La protesta si è spostata anche fuori dal Louvre, davanti al Ministero dei beni culturali, dove un gruppo di 150 manifestanti ha organizzato una protesta contro la carenza di personale, riporta France 24. Che precisa: non è la prima volta che lo staff chiede condizioni di lavoro più sicure: nel 2013 aveva lanciato l’allarme contro i borseggiatori che rubavano i portafogli ai turisti. Chissà se anche questo episodio è destinato a diventare un caso politico nazionale, come era successo nel 2015 in Italia per la chiusura del Colosseo.

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