Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.
Com’è il primo romanzo di Louise Glück
Louise Glück, vincitrice nel 2020 del premio Nobel per la letteratura, è conosciuta soprattutto per la sua poesia. Glück è stata definita una “poetessa dell’essenziale” che, come vi avevamo raccontato qui, nei suoi versi racconta l’individuo e la natura con un tono severo e teso, con dei versi precisi che non concedono nulla al superfluo. Per la prima volta, la poetessa si è cimentata con la narrativa pubblicando, l’11 ottobre, il suo primo romanzo (ancora inedito in Italia) dal titolo Marigold and Rose. Il romanzo è un libro brevissimo – 55 pagine – diviso in dieci capitoli che raccontano, anche se non in ordine strettamente cronologico, il primo anno di vita di due gemelle, le Marigold e Rose che danno il titolo al romanzo. Le due sorelle vengono descritte come molto diverse tra loro ed è evidente sin dall’infanzia: Marigold con il suo sguardo cupo, Rose con il suo carattere socievole e i suoi modi chiassosi.
Come scrive Dwight Garner nella sua recensione sul New York Times, uno dei temi fondamentali del romanzo è la perdita: Marigold e Rose, nel breve arco di tempo della storia, perdono la loro nonna e sono costrette ad accettare l’assenza della madre, che torna a lavoro al termine del periodo di maternità. Nel romanzo si trovano spesso rimandi allo stile che l’autrice utilizza nelle sue poesie: la storia è divisa in blocchi di testo, separati da spazi bianchi e interruzioni, che fanno sì che la lettura ricordi quella delle strofe di una poesia. Come scrive Fiona Sampson sul Guardian, Marigold and Rose è un’altra prova della capacità di Louise Glück di raccontare, da una parte, «l’età adulta come una prigione nel tempo e nel linguaggio» e allo stesso tempo «l’eternità della prima infanzia e dell’infanzia stessa».

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.