Bulletin ↓
06:24 domenica 29 giugno 2025
La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 

La classifica dei 20 migliori capi che hanno contraddistinto lo stile degli scrittori famosi

25 Maggio 2021

Per aiutare i lettori a trovare spunti per nuovi look con cui emergere dal lockdown e tornare alla vita sociale, Emily Temple di Literary Hub ha stilato una classifica dei migliori capi che hanno caratterizzato i look di 20 grandi scrittori. Per motivare la scelta di relegare il gilet di Jeffrey Eugenides all’ultimo posto, Temple scrive quella che è forse la descrizione più appassionata di tutte: «Non perché non sia stupendo (lo è, guardalo lì, mentre ondeggia nel vento) ma perché non so se sia effettivamente reale. Voglio dire, dovevi essere lì – e con “lì” intendo “nell’Internet letterario” – nell’autunno 2011, quando Jeffrey Eugenides pubblicava un nuovo romanzo, e quindi venivano diffusi i suoi nuovi ritratti. Il giubbotto aveva un cartellone pubblicitario a Times Square. Il giubbotto aveva amici e nemici. Il giubbotto aveva un account Twitter. Mi manca il giubbotto e, con esso, l’internet letterario del 2011».

Jeffrey Eugenides

George R.R. Martin

D.F. Wallace

Al diciannovesimo posto ci sono le sciarpine sottili di Colum McCann, al diciottesimo le bretelle e il berretto da pescatore greco di George R.R. Martin, al diciassettesimo, sorprendentemente (perché così in basso?!) la bandana di D.F. Wallace, che Temple definisce «lo scrittore più facile da cui travestirsi per Halloween (se sei un tizio bianco, e ammettiamolo, se vuoi travestirti da lui, probabilmente lo sei)». Al sedicesimo post c’è il cappello nero di Terry Pratchett, segue il blazer oversized di Fran Lebowitz (anche per questo capo avremmo preferito una posizione migliore), i Ray-Ban 3138 Shooters gialli di Hunter S. Thompson, i pattern stravaganti di Octavia Butler, il total black di Kazuo Ishiguro e il total black “dandy” di Baudelaire.

Fran Lebowitz

Octavia Butler

Kazuo Ishiguro

Senza troppo badare al giudizio degli animalisti, al decimo post Temple mette le pellicce di Edward Gorey, poi il total look Pucci di Jacqueline Susann e i completi su misura di Gay Talese. Al settimo posto ci sono invece gli inconfondibili completi di Donna Tartt: «Perdonatemi, famosi uomini in giacca e cravatta…», scrive Temple, «Donna lo fa meglio. Un’altra premiata della lista internazionale dei migliori vestiti, Tartt ha detto che le sue icone di stile sono Louise Brooks e Harold di Harold e Maude. Come Talese, ha un vasto guardaroba di abiti su misura, e anche come Talese, è famosa per vestirsi in modo impeccabile (e severo) per scrivere alla sua scrivania a casa. A differenza di Talese, non le piace molto essere fotografata, il che rende il suo stile intenso e meticoloso ancora più misterioso e affascinante». La classifica si conclude con due coppie: al sesto e al quinto posto ci sono gli occhiali da sole di James Baldwin e Joan Didion, al quarto e al terzo il completo bianco di Tom Wolfe e di Mark Twain. Per i primi due posti Temple sceglie il turbante di Zadie Smith e i cagnolini di Edith Wharton, sfoggiati dalla scrittrice come accessori d’abbigliamento nella sua foto più conosciuta.

Edward Gorey

Donna Tartt

Joan Didion

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.