Un estratto di The Passenger che racconta alcuni sviluppi della gentrification feroce che attraversa anche le zone più periferiche della capitale britannica.
A Londra ci sono sempre meno Millennial
In un solo anno, la percentuale di abitanti tra i 25 e i 39 anni è diminuita del 4 per cento.

Londra non è una capitale per Millennial. La gentrificazione della metropoli sta spingendo un’intera generazione di abitanti all’esodo, con conseguenze pessime per il tessuto sociale e urbano. È il Guardian a lanciare l’allarme, riportando come la città continui a crescere, ma la percentuale degli abitanti tra i 25 i 39 anni sia diminuita del 4 per cento in un solo anno.
Ristoranti pieni e scuole chiuse: succede nei pressi di Elephant Park, premiatissima ristrutturazione urbana pensata per una clientela ricca, più interessata a boutique e cene raffinate che ai servizi essenziali per la vita di tutti i giorni. Impossibile per le famiglie del ceto medio accendere un mutuo per una delle 2704 case appena costruite, di cui solo 82 riservate al social housing. Così i Millennial fuggono altrove con i figli e i banchi nelle scuole dei quartieri appena riqualificati rimangono vuoti, tanto da portare alla chiusura di diversi plessi scolastici. Con progetti simili in corso di costruzione in mezza città, da King’s Cross a Olympic Park, Londra sembra destinata a diventare sempre di più una città per ricchi.
Chi se la passa bene invece sono invece le generazioni più anziane, che godono del lievitare del valore immobiliare delle case comprate in gioventù. I Millennial invece, ovvero la generazione che oggi ha l’età giusta per comprare casa e metter su famiglia, scappano a sud. Bristol, Brighton e le città costiere sono diventate il rifugio degli ex londinesi, provocando un aumento dei prezzi del mercato immobiliare e l’ostilità della popolazione locale verso i nuovi arrivati.

Da "Abitare Futuro", il nuovo numero di Urbano, dieci domande a Carlo Ratti sulla prossima Mostra Internazionale di Architettura a Venezia, che più di tutte le edizioni precedenti coinvolgerà la città come fosse un’unica, enorme arena di incontro di pensieri e nuove idee.